Lavare accuratamente frutta e verdura eventualmente coltivata in area prossima all’incendio e aerare gli ambienti. Sono queste, per Arpae e Ausl le uniche misure da adottare, al momento, nell’area intorno al sito in cui lo scorso 10 è scoppiato il maxi-rogo allo stabilimento Inalca del Gruppo Cremonini, andato completamente distrutto assieme a oltre 1.300 tonnellate di prodotti alimentari freschi, carne e surgelati. Anche se non ancora completi, i risultati del monitoraggio effettuato da Arpae nei primi giorni dell’evento hanno comunque accertato come “tutti i valori degli inquinanti rilevati sono al di sotto dei limiti di legge e in linea con le concentrazioni tipiche del periodo”. L’unico aspetto evidenziato dal campionamento è stato un “modesto incremento delle concentrazioni nelle ore a ridosso dell’incendio”. Nei giorni scorsi Comune, Ausl e Arpae avevano riferito del ritrovamento di frammenti solidi di cemento-amianto, non sbriciolati e senza filamenti, in prossimità dell’area dell’incendio, per cui a titolo precauzionale è stato deciso di chiudere un parco e un tratto di ciclabile predisponendo la bonifica e rimozione dei frammenti con ditte specializzate. I monitoraggi hanno escluso la presenza di amianto nell’aria. Inoltre, non risulterebbero richieste di assistenza sanitaria per sintomatologia irritativa o infiammatoria, presumibilmente in ragione della durata relativamente breve della fase emergenziale e delle indicazioni fornite, tra cui mantenere le finestre chiuse e non svolgere attività all’aperto in prossimità della zona interessata.