Le fiamme hanno mangiato 23 mila metri quadrati di superficie provocando danni incalcolabili all’azienda Inalca, leader nella produzione delle Carni, si parla di milioni di euro. Oltre 400 dipendenti rimasti senza una fabbrica temono per il loro posto di lavoro. E proprio in merito al loro futuro la direzione dello stabilimento di via Due Canali andato a fuoco ha fatto sapere che insieme alle parti sociali saranno attivati gli ammortizzatori sociali a tutela dei livelli occupazionali. Inoltre, la produzione verrò riprogrammata negli altri stabilimenti del Gruppo. Le cause del violento rogo sono in corso di accertamento da parte della Polizia di Stato e la Procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo. Al momento si indaga senza escludere nessuna ipotesi, anche se stando ai primi rilievi non sarebbero stati raccolti elementi che fanno pensare al dolo. Le fiamme, scaturite intorno alla mezzanotte e mezza, sarebbero partite da un locale tecnico all’interno di un capannone di Inalca e da qui l’incendio si sarebbe poi esteso al capannone dell’azienda Quanta logistica, magazzino di stoccaggio delle materie prime partner di Cirfood. La superficie complessiva interessata dal rogo è pari a 23mila metri quadri, situati all’interno di un unico grande sito produttivo che include anche Salumifici GranTerre, il cui stabilimento, però, non è stato intaccato dalle fiamme.  L’area adiacente al sito produttivo è stata evacuata. Fortunatamente il vasto incendio non ha provocato né feriti ne intossicati ma della fabbrica restano soltanto macerie. Per domare le fiamme è stato necessario l’intervento di diverse squadre di Vigili del Fuoco per un totale di 15 mezzi e 45 uomini. Mobilitata anche l’Arpae e l’Ausl per effettuare esami sulla qualità dell’aria. Dalle prime analisi sono stati rilevati valori di inquinanti al di sotto dei limiti. Effettuati anche dei campionamenti ad hoc nei vicini istituti scolastici i cui risultati si avranno nei prossimi giorni.