Nel video l’intervista all’Avvocato Guido Sola, Presidente Camera Penale di Modena

Esce dalla terapia intensiva un detenuto ricoverato al Policlinico dopo la rivolta di domenica alla casa circondariale Sant’Anna. L’uomo è stato dimesso oggi e trasferito nuovamente in carcere, mentre rimangono stazionarie le condizioni degli altri detenuti tuttora ricoverati in terapia intensiva in prognosi riservata. In tutto sono ancora 5: uno si trova al Policlinico, tre a Baggiovara e uno all’Ospedale di Carpi. Resta fermo a 9 il numero di morti, mentre la situazione al carcere di Sant’Anna sta tornando, per quanto possibile, alla normalità: la rivolta è ormai sedata e continua lo spostamento dei detenuti verso altri penitenziari. E mentre da Roma il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede alza la voce dicendo che “lo Stato non indietreggia” e che “Fuori dalla legalità e addirittura nella violenza non si può parlare di protesta ma di atti criminali”, dalla Camera Penale di Modena arriva la denuncia di un sostanziale silenzio della politica su quello che è il problema alla base delle carceri italiane che queste insurrezioni hanno portato alla luce. Da un punto di vista della gestione sanitaria, dall’interno del carcere di Modena sono invece arrivate rassicurazioni.