Nel video l’intervista a Devrim Di Finizio, Priorità alla Scuola
Il Governo ha tirato dritto e oggi, nonostante le richieste di numerosi presidi di ripartire in Dad almeno fino alla fine del mese, hanno riaperto tutte le scuole, compresi gli asili nido, le elementari e le medie. Lo stesso ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha ribadito la scelta, basata sulla convinzione che il prolungato uso della didattica a distanza crei problemi alla vita della comunità. Ma le preoccupazioni da parte dei presidi e delle famiglie restano, anche perché le previsioni, con questi protocolli sanitari e l’aumento del contagio dovuto a Omicron, non sono confortanti. Le proiezioni della rivista specializzata “Tuttoscuola” parlano di 200mila classi in Dad in Italia entro 7 giorni a partire da oggi. Numeri che, se dovessero essere confermati dalla realtà dei fatti, si troverebbero in netta contrapposizione con la volontà di tutelare la didattica in presenza. Anche a Modena, diverse scuole superiori sono partite già dal 7 gennaio con classi totalmente in dad a causa di studenti positivi. Alcuni istituti hanno dovuto riorganizzare l’offerta didattica sulla base delle assenze per quarantene e covid dei professori. Oggi pure le scuole dei bambini più piccoli sono riuscite a riprendere solo a singhiozzo, con alcune classi in presenza, altre a distanza.