Nessuno in classe il 7 gennaio. Ha vinto la linea di chi chiedeva uno slittamento in avanti del ritorno sui banchi dei ragazzi più grandi: così gli studenti delle scuole superiori non torneranno a fare lezione in presenza questo giovedì ma lunedì 11 gennaio. Gli alunni di elementari e medie ricominceranno invece regolarmente il 7. Nel frattempo, l’8, è atteso il nuovo monitoraggio sul fronte pandemia, che verrà analizzato dal comitato tecnico scientifico per stabilire i nuovi colori da attribuire alle regioni. Solo i territori che risulteranno rossi dovranno tenere le superiori ancora chiuse ricorrendo unicamente alla didattica a distanza. Si tratta di una mediazione arrivata dopo il braccio di ferro tra il Movimento 5 Stelle, che voleva riaprire istituti e licei il 7 gennaio e il Partito Democratico che invece pensava di spostare tutto al 15. Ma non solo: è anche un tentativo di uniformare le regioni, visto che molti governatori negli scorsi giorni avevano deciso autonomamente quando aprire le scuole, optando di rimanere con la didattica a distanza anche per tutto gennaio. In questo quadro, l’Emilia-Romagna aveva già approvato i piani delle singole province per far ripartire le lezioni in presenza al 75% e con una capienza dei mezzi ridotta a metà. Ad oggi, la nostra regione, con un indice Rt di 0.98, avrebbe i numeri per far tornare gli studenti in presenza lunedì 11.
RITORNO A SCUOLA: APERTURA L’11, POI SI DECIDE IN BASE ALL’RT
Le lezioni il 7 gennaio ripartono, ma completamente a distanza per le scuole superiori. La decisione del Governo emerge dopo una mediazione non facile tra chi intendeva posticipare e chi aprire giovedì. La didattica torna in presenza l’11, salvo un indice Rt da zona rossa