La calendarizzazione delle riaperture esposta ieri dal premier Giuseppe Conte non convince del tutto Stefano Bonaccini. Se da una parte c’è stata soddisfazione riguardo l’anticipo del ritorno al lavoro per le industrie impegnate nell’export e l’edilizia pubblica il Presidente della Regione spinge anche per una accelerazione della fase 2 nell’ambito del commercio, della ristorazione e del turismo; oltre che per attività quali parrucchieri e palestre. “È giusto – ha affermato il governatore dell’Emilia-Romagna – avere ipotesi di calendario, ma mi auguro che quelle date possano essere anticipate e lavoriamo per verificare se questo sia possibile”. Il punto, sottolinea ancora Bonaccini, è che “ci sono settori di lavoro dove le persone si stanno domandando se dovranno chiudere per sempre, tanti gestori di bar, ristoranti, parrucchieri, negozi e palestre mi hanno chiamato estremamente preoccupati per prolungamento del lockdown, temono di non riuscire a rialzarsi”. Domani mattina il punto della situazione verrà fatto nella seconda Assemblea legislativa regionale in modalità telematica. Come già avvenuto per il settore industriale, la Regione riproporrà al governo un programma di riaperture alternativo almeno per alcune province, poi la palla passerà a Roma, sperando che i tempi di decisione siano celeri.