La “Notte europea della Ricerca”, svoltasi a Modena venerdì scorso, ha salvato la vita ad un uomo over 65, grazie ad una diagnosi tempestiva: lo screening ha rilevato un caso di fibrillazione atriale asintomatica in un ultra65enne che non aveva mai avuto problemi cardiaci.
Grazie al risultato di questa visita – effettuata durante la “Notte europea della Ricerca”, nel chiostro del Complesso di San Geminiano a Modena – l’uomo è stato immediatamente indirizzato ad una visita cardiologica specialistica, effettuata subito lunedì, durante la quale è stata decisa una terapia anticoagulante per evitare il rischio di ictus collegato alla fibrillazione atriale: un’aritmia comune, ma non da sottovalutare, perché aumenta di cinque volte il rischio di un ictus cerebrale.
Ora il paziente verrà seguito dagli specialisti in maniera adeguata alle sue necessità, ringraziando i dottorandi e gli specializzandi che hanno scoperto il suo problema al cuore.
“Questo episodio ha messo in evidenza l’importanza degli screening cardiologici e della diagnosi precoci e l’importanza di fare eventi come la Notte della Ricerca, organizzato da Unimore”, ha commentato il prof. Giuseppe Boriani, Direttore della Divisione di Cardiologia del Policlinico di Modena.
RISCHIAVA UN ICTUS E LO HA SCOPERTO DURANTE UNO SCREENING NELLA “NOTTE DELLA RICERCA”
Una buona notizia per la prevenzione medica: durante la "Notte della Ricerca", la diagnosi precoce di una visita cardiologica realizzata da dottorandi e specializzandi dell'Università di Modena e Reggio Emilia ha consentito di individuare un paziente con alto rischio di ictus e indirizzarlo ad una necessaria visita specialistica.