Nel video l’intervista a Roberto Riccò, Presidente Camera Penale di Modena

Via libera alla separazione delle carriere dei magistrati. In Consiglio dei ministri è stato approvato il disegno di legge costituzionale. Si tratta di uno degli elementi chiave della riforma della giustizia proposta dal governo Meloni e dal ministro Carlo Nordio, che punta a trasformare profondamente il sistema giudiziario italiano. La proposta, articolata in otto articoli, modifica la Costituzione per creare due distinti Consigli superiori della magistratura, uno rivolto ai giudici e uno ai pubblici ministeri, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica. Fortemente contraria alla riforma l’Associazione nazionale magistrati, che ha convocato una riunione di giunta e per il prossimo 15 giugno una seduta urgente del Comitato direttivo centrale. Intanto il presidente Giuseppe Santalucia non esclude uno sciopero. In una nota ha definito questa decisione una sconfitta per la giustizia: “È una riforma che non incide sugli effettivi bisogni della giustizia, ma che esprime la chiara intenzione di attuare un controllo sulla magistratura da parte della politica”