L’Emilia-Romagna è quinta in Italia per incremento di segnalazioni di sospetto riciclaggio. A dirlo è la Cgil modenese, con in mano i dati del Report della Banca d’Italia relativi al secondo semestre del 2020. Un periodo segnato profondamente dalla pandemia, dove hanno tuttavia trovato spazio operazioni sospette e inquietanti in tutto il Paese. Il report segnala nel solo semestre scorso un +11% di segnalazioni, per un “portafoglio riciclato” di 49 miliardi. Come detto a pesare maggiormente su questo incremento c’è l’Emilia-Romagna, quinta dopo Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia. La nostra regione nel semestre scorso ha contato oltre 4.300 segnalazioni, per un totale di 7.810 casi in tutto il 2020. Come dire 21 casi ogni giorno, quasi uno ogni ora. La Cgil sottolinea come queste segnalazioni siano considerate attendibili nell’89% dei casi. Modena in questa classifica si vede seconda solo a Bologna. La nostra provincia ha raccolto 1.060 segnalazioni, quasi tre al giorno. “Industria, edilizia, agricoltura, commercio, servizi” segnala la Cgil, sono i settori produttivi più interessati da questi dati.
RICICLAGGIO A MODENA, EMILIA-ROMAGNA AL QUINTO POSTO IN ITALIA
È inquietante il quadro che emerge dal Report della Banca d’Italia sul fenomeno del riciclaggio in Emilia-Romagna. Modena nel secondo semestre del 2020 ha raccolto oltre 1000 segnalazioni