Richieste insistenti di denaro per non diffondere sui social immagini “personali”, un incubo fatto di ricatti ed estorsioni, conosciuto come sextortion, un fenomeno in crescita che si sta diffondendo rapidamente. Solo a Modena nelle ultime settimane sono stati registrati decine di ricatti erotici. Secondo i numeri dello sportello Sos Truffa di Federconsumatori nel 2023 sotto la Ghirlandina sono state 117 le truffe online di questo tipo. Tutto avviane in rete, l’incubo inizia con tentativi di chiacchierata in chat da parte di profili social di ragazze e ragazzi avvenenti. Successivamente si passa alla richiesta di immagini e video che con il tempo si fanno sempre più audaci e una volta ottenuti, comincia l’estorsione con la richiesta di soldi per fermare la pubblicazione di contenuti a sfondo sessuale sui social e sulle chat, comprese quelle di genitori, amici e parenti della vittima. Per non cadere in queste trappole la Polizia postale ha pubblicato un vademecum di consigli: prima di tutto mai cedere al ricatto pagando le somme richieste, perché altrimenti l’estorsore compresa la disponibilità economica sarà sempre più insistente; non cancellare i messaggi scambiati, ma fare invece gli screen shot delle conversazioni e delle minacce; chiedere aiuto alla Polizia di Stato o sporgere in autonomia una denuncia. Spesso questo fenomeno interessa ragazzi tra i 15 e i 17 anni e a volte anche più piccoli, che intrappolati tra la vergogna e la paura, tendono a non confidarsi con nessuno, in alcuni casi aggravando la situazione. Il consiglio ai genitori è dunque quello di ascoltarli, acquisire con calma tutte le informazioni e rassicurarli.