Nuovi spunti di indagini sono emersi dopo la pubblicazione delle foto degli indumenti recuperati accanto alle ossa umane rinvenute lungo il torrente Tiepido. Qualche cittadino ha contatto i Carabinieri ma non sono emerse informazioni determinanti. Gli abiti però sembra inizino a raccontare qualcosa. In particolare il maglione rosso, il più lacerato, vista la taglia par far propendere per una vittima giovane non particolarmente alta o robusta. Un elemento che parrebbe confermato anche dalle prime analisi effettuate sullo scheletro ricomposto. Inoltre un altro aspetto da tenere in considerazione è che le etichette presenti sugli abiti e anche sul reggiseno sono scritte in italiano, facendo dunque presumere che la vittima abbia fatto acquisti nel nostro paese. Ad attirare l’attenzione di molti il maglione con le pagine di giornale stampate: un capo che diversi anni fa veniva prodotto dalla Levis e più recentemente dalla Shein, una nota marca cinese. Ciò che gli inquirenti sperano, è che vista la peculiarità del maglione qualche negoziante, amico o parente possa farsi avanti. Tanti piccoli elementi che potrebbero essere utili agli inquirenti per fare luce sull’identità della vittima ma anche sulla provenienza dei resti umani. Sembra infatti che essendo la zona del ritrovamento frequentata da molti camionisti stranieri, tra le possibili ipotesi anche quella che qualcuno, dopo aver fatto a pezzi il cadavere e imballato nel cellophane, lo abbia abbandonato in quel punto per poi continuare il viaggio. Mentre le indagini procedono serrate l’invito alla cittadinanza è di contattare il Comando Provinciale dei Carabinieri, qualora si fosse in possesso di qualsiasi informazione utile.