Nel video Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni
Nuove misure più restrittive, è certo, arriveranno. Quanto più dure lo si imparerà questa sera o domani, quando le normative anticovid per le feste di Natale verranno ridefinite per evitare gli assembramenti da shopping che si sono visti, anche a Modena, nell’ultimo fine settimana. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarebbe propenso a norme più leggere, con una zona arancione generalizzata che permetterebbe di tenere i negozi aperti. Ma il Comitato Tecnico Scientifico è per la linea dura e chiede misure da zona rossa, con chiusura delle attività. In entrambi i casi, riabbasserebbero le serrande bar e ristoranti e si vieterebbero gli spostamenti con deroga solo ai piccoli comuni, nei periodi di attivazione delle misure, ovvero dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio, il 5 e il 6 gennaio, senza escludere questo fine settimana, dato che molti italiani potrebbero iniziare le trasferte. A sostegno delle misure più rigide è anche Silvio Brusaferro, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha fatto notare che i numeri del contagio da Covid sono allarmanti, non tanto per la fotografia dell’Rt, in discesa da settimane e passato da 1,72 a 0,8, ma per la proiezione del contagio dopo le feste. Il lavoro che sta impegnando le Regioni e il Governo, ha confermato oggi il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, è volto a capire come limitare una terza ondata che a gennaio sembra inevitabile