All’epoca dei fatti avevano 18 anni, appena maggiorenni eppure già tanto violenti da mettere insieme in poco tempo 12 gravi episodi di microcriminalità. L’accusa su di loro è di rapina aggravata ed estorsione. L’episodio più grave risale al 16 dicembre del 2021, vittima un minorenne italiano. Il giovanissimo venne prima avvicinato dai due poi aggredito fisicamente per ottenere anello e bracciale del papà scomparso. Se non li avesse consegnati lo avrebbero accoltellato. Ma la rapina non si è fermata lì perché in seguito la giovane vittima è stata ricattata via social per ottenere denaro in cambio della refurtiva. Al ragazzino riuscirono ad estorcere oltre 14mila euro. Coinvolta nelle modalità criminali anche la fidanzata di uno dei due. Per spaventare definitivamente la loro vittima, all’appuntamento per la consegna del denaro spararono in aria colpi di pistola scacciacani. Ogni loro estorsione si avvaleva dello stesso modo di agire, prima la rapina poi in un secondo tempo minacce ed estorsione. Inquietante la scelta delle vittime che avveniva per conoscenza o per passaparola. Tutti i reati sono stati commessi nelle vicinanze di piazza Mazzini a Modena e le forze dell’ordine sono riuscite a recuperare diversi oggetti in oro, bottino delle rapine, che erano già acquistati da un compro oro cittadino
RAPINE ED ESTORSIONI: DUE 19ENNI A PROCESSO CON RITO ABBREVIATO
I due giovani accusati di aver seminato il terrore tra i ragazzini del centro storico sono stati ammessi ieri al rito abbreviato. La prossima udienza ad aprile.