Nel video l’intervista a:
– Mario Paternoster, Comandante Squadra Mobile Questura di Modena
– Silvia Burdese, Questore di Modena
Schiaffi, strattoni, minacce, anche attraverso pistole puntante in pieno volto. Storie da incubo, tutte tra giovanissimi. Al termine di un’importante attività d’indagine coordinata dalla Procura di Modena e condotta dalla Squadra Mobile, questa mattina due 18enni italiani sono stati raggiunti da ordinanze di custodie cautelari, uno in carcere, l’altro ai domiciliari. Entrambi sono gravemente indiziati dei delitti di rapina ed estorsione a danno di ragazzi minorenni. Uno nello specifico è indiziato per avere usato particolare violenza. Cinque gli episodi ricostruiti dalla Polizia, tutti accomunati dallo stesso modus operandi. Le vittime venivano scelte poiché ritenute particolarmente vulnerabili e una volta sottratti collanine o monili d’oro – in un caso anche una giacca del valore di 1.300 euro – venivano contattate attraverso Instagram per richiedere ingenti somme di denaro. In una occasione attraverso il social è stata mandata la foto di tre proiettili accompagnata da minacce di morte. Le pistole sono state sequestrate dalla Polizia, così come è stata recuperata parte dei monili, che di volta in volta venivano portati in una gioielleria di Modena. Solo grazie al coraggio dei giovani che hanno denunciato la Squadra Mobile è riuscita in pochi mesi, a ricostruire e a mettere un freno a queste storie di violenza.