Il nuovo metodo di raccolta differenziata a Modena non smette di fare discutere. Soprattutto fanno arrabbiare i cittadini i sacchi di rifiuti lasciati lungo le vie e segnalati, oltre che immortalati, a più riprese. Il nodo è stato affrontato anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, nel quale è stato chiesto al gestore Hera di investire sull’ampliamento delle stazioni ecologiche cittadine grazie anche alle risorse del Pnrr che il Governo deve sbloccare. Allo stesso tempo, è stato richiesto alla multiutility di verificare la possibilità di realizzare almeno quattro microaree, una per ogni quartiere della città, attrezzate per permettere agli utenti di conferire 24 ore al giorno ogni tipologia di rifiuto, in modo da disincentivare pure quei comportamenti che danneggiano ambiente e comunità. Queste piccole isole ecologiche andrebbero nella direzione di agevolare chi, come trasfertisti e turnisti, non può rispettare giornate e orari di raccolta. Nel frattempo, proprio da questo lunedì il nuovo metodo di gestione dei rifiuti è stato attivato in tutto il quartiere 1 anche nelle aree limitrofe al centro storico. Ha preso quindi il via la raccolta porta a porta di carta e plastica, per le quale sono stati distribuiti i nuovi kit, e stanno venendo gradualmente rimossi i bidoni ad esse adibiti. Sulle strade anche i nuovi cassonetti per l’indifferenziato da aprire con la Carta Smeraldo, anche se per questo primo periodo sono utilizzabili senza la tessera. La rivoluzione dei rifiuti a Modena tra qualche settimana prenderà il via anche nel Quartiere 3.