All’insegna dello smog. Si è aperto così il 2025 a Modena ma anche in altre città dell’Emilia-Romagna. Ma se il nuovo anno non è partito con il piede giusto, a barcollare è stato anche il 2024, durante il quale il livello di inquinanti non è peggiorato, ma non è neanche migliorato in maniera sensibile. A tracciare un bilancio è stata l’agenzia regionale ambientale Arpae: dai dati è emerso che il valore limite giornaliero di PM10, nei mesi di gennaio e febbraio scorso è stato superato più volte, a causa per lo più di condizioni meteorologiche sfavorevoli. Superamenti sporadici o di minore persistenza ci sono stati anche nella parte finale dell’anno. Ma in generale nel corso del 2024 sono avvenuti diversi episodi di trasporto di polveri di origine desertica che hanno innalzato i livelli di PM10. Per quanto riguarda gli inquinanti secondari il valore limite giornaliero dei 35 giorni è stato superato in sei delle 43 stazioni della rete regionale e la centralina di Modena-Giardini con 52 giorni è stata quella che ha registrato il maggior numero di sforamenti. Luci e ombre anche per quanto riguarda l’ozono. Nel 2024 le concentrazioni rilevate e il numero di superamenti delle soglie sono rimasti oltre gli obiettivi previsti dalla legge. Sebbene il periodo giugno-agosto 2024 sia stato il quarto più caldo dal 1961, non vi sono però state condizioni estremamente critiche. Un quadro sicuramente più stabile rispetto agli scorsi anni ma che comunque non brilla