Nel video l’intervista a Silvana Borsari, Direttrice sanitaria Azienda USL di Modena
Con l’arrivo imminente delle riaperture, gli occhi sono puntati sulla campagna vaccinale, come arma fondamentale per non consentire al virus di tornare ad alzare la testa. Facendo il punto nella nostra provincia, quasi un modenese su quattro risulta ad oggi vaccinato, per una percentuale del 23,7%. Siamo ancora lontani dall’immunità di gregge, ma la nostra provincia risulta avere una media di vaccinati più alta rispetto a quella nazionale, ferma al 17,9%. Quasi l’11% della popolazione ha ricevuto entrambe le dosi di siero anticovid, mentre circa il 12 ha avuto la prima. Ora la campagna prosegue con l’obiettivo di mettere al sicuro le persone più fragili a causa dell’età o di problemi di salute. Il 26 aprile la chiamata si amplierà agli over 65 e il 10 di maggio a chi ha più di 60 anni. Un’accelerazione che sarà possibile, ci ha spiegato la responsabile della campagna vaccinale modenese, Silvana Borsari, grazie a un arrivo ingente di dosi di Pfizer. Tuttavia, sottolinea la direttrice sanitaria dell’Ausl, i dubbi sulle forniture continuano a tenere banco nella programmazione degli appuntamenti. Eppure nella direzione dell’Ausl c’è ottimismo sul fatto che la campagna vaccinale riuscirà a garantire la sicurezza necessaria per poter tenere aperte le attività che riprenderanno il 26 aprile. Un obiettivo agevolato dalla strategia di mettere al riparo le persone più a rischio