Nel video intervista a Gino Piragine: NURSIND Emilia Romagna, Sindacato delle Professioni Infermieristiche
Una violenza che si è consumata all’interno del Pronto Soccorso del Ramazzini di Carpi. Ad aggredire violentemente con minacce e pesanti offese, oltre ad allusioni di possibile possesso di armi, una trentina di persone tra parenti e amici, tutti di origine sinti che hanno accusato il personale medico di non prestare con prontezza le dovute cure ai loro parenti. Il grave episodio che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, oltre che a bloccare l’attività del primo presidio ospedaliero, ha messo nuovamente in evidenza una problematicità da tempo denunciata e che la pandemia ha fatto emergere con tutta la sua forza.La mancanza di personale, di quello medico, sanitario, di sicurezza. Delle sacche vuote che impediscono, se non riempite in breve tempo, lo svolgimento delle attività ospedaliere e concedespazi all’aggressività e alle violenze, come sempre più spesso la cronaca riporta. Per il 2025 il Sindacato Anaao-Assomed stima una mancanza di 4mila medici di emergenza urgenza, più di 3000 pediatri, e circa 1000 chirurghi generali, anestesisti e rianimatori, e medici di medicina interna.