Nel video le interviste a
- Dante Bariselli Volontario Fratres Mutinae
Alessandra Profilo Volontaria ed Educatrice Fratres Mutinae
Mentre le immagini terribili dei primi giorni di guerra si diffondevano in tutto il mondo, diventava sempre più evidente che alle popolazioni civili ucraine serviva aiuto, subito. E Modena ha risposto all’appello. Già dalla sera del 24 febbraio dello scorso anno dal Mixt Market di via Mazzoni la comunità ucraina ha fatto partire i primi camion stipati di alimenti, vestiti, coperte, pannolini, medicinali. L’inizio di una gara di solidarietà che ha assunto in un anno tante forme e coinvolto innumerevoli soggetti. Come la Caritas o l’associazione Porta Aperta che con l’Emporio Portobello si è occupata soprattutto delle esigenze alimentari, senza dimenticare Time4Life e Fratres Mutinae, che ha cambiato volto alla sua sede per accogliere gli esuli. Qui, dalla struttura di via Milano, sono stati raccolti beni di prima necessità, inviati con due furgoni al confine tra Polonia e Ucraina. Ma anche un’ambulanza ha preso la via del fronte per dare una mano ai medici. Gli spazi sono stati poi riallestiti per dare prima accoglienza a chi, fuggito, negli occhi portava ancora tutta la stanchezza e il dolore di quel conflitto.
Una quarantina le persone passate da Fratres Mutinae: tantissimi i bambini, le donne. Tra loro anche minori non accompagnati, scappati da soli per trovare rifugio proprio a Modena