Il Padre di Saman Abbas non può sfuggire al processo in corso in Italia. Deve parteciparvi in videoconferenza. Lo ha chiesto il guardasigilli Carlo Nordio alle competenti autorità pakistane ricevute dalla Corte d’Assise di Reggio Emilia, nell’ambito del processo per omicidio e occulmantento di cadavere a carico dei 5 familiari della 18enne pakistana uccisa a Novellare per aver rifiutato un matrimonio combinato. Il Guardasigilli ha inoltre trasmesso alle autorità pachistane la rogatoria con la richiesta di assicurare “con celerità” una videoconferenza per permettere la partecipazione da remoto all’uomo attualmente detenuto in un carcere del Pakistan. Il collegamento video dovrebbe essere previsto per l’udienza in programma il 18 marzo prossimo. Alla sbarra accusati di concorso in omicidio lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Numanhulaq Numanhulaq, e i due grandi assenti, il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen. I genitori si trovano in Pakistan, il padre è agli arresti e ancora non è stata concessa l’estradizione all’Italia, mentre la madre rimane l’unica ancora latitante.
PROCESSO SAMAN, NORDIO FIRMA ROGATORIA PER VIDEOCONFERENZA DEL PADRE
A distanza di tre mesi dall’arresto del padre di Saman Abbas ancora non è stata concessa la sua estradizione all'Italia. Nordio ha firmato una rogatoria per farlo partecipare in videoconferenza al processo in corso per l’omicidio di Saman