La costante crescita del prezzo del gas sembra non arrestarsi anzi: per l’autunno il rischio di un ulteriore poderoso aumento potrebbe mettere in ginocchio, oltre alle famiglie, anche numerose imprese.
Rispetto ad un anno fa, infatti, il gas oggi costa il 250% in più e Gazprom, l’azienda monopolista russa, ha annunciato che i prezzi potranno aumentare in autunno anche del 60%. Tradotto in cifre, nei prossimi mesi il prezzo del gas potrebbe arrivare a 362 euro, con ulteriori probabili aumenti futuri anche sul costo dell’elettricità.
La riduzione dell’esportazioni di gas da parte della Russia è iniziata con la pandemia e il conflitto con l’Ucraina ha esacerbato le restrizioni dell’export. Pesa anche la crisi climatica con ondate di caldo e siccità. La mancanza d’acqua pregiudica la capacità di centrali idroelettriche; tutte le centrali inoltre utilizzano acqua per raffreddare gli impianti ma la maggior parte dei più importanti fiumi sono ridotti a rigagnoli. Una situazione che coinvolge l’intera Unione Europea al punto che sono previste restrizioni, per il prossimo inverno, che dovranno necessariamente riguardare settori più energivori come le fonderie e, nel nostro territorio, la ceramica.