Nel video l’intervista a Alberto Caldana, Presidente di Porta Aperta
Il Covid ha incrementato i numeri della povertà nel nostro territorio, ma la situazione potrebbe ancora peggiorare. A dirlo è Alberto Caldana, il presidente di Porta Aperta, che ha descritto un quadro tutt’altro che roseo. L’associazione di volontariato che offre servizi alle persone in gravi difficoltà economiche, ha rilevato un aumento di richieste di aiuto da quando è scoppiata la pandemia. Una crescita in termini numerici, ma non solo. Insomma, dopo il 31 dicembre 2021, quando il blocco degli sfratti verrà tolto, molte persone nel modenese potrebbero trovarsi senza dimora. Ad oggi i soggetti in gravissime difficoltà economiche sono circa 300 nella nostra città; il 40% di essi sono italiani, i restanti stranieri. Ma tra chi si rivolge a Porta Aperta in cerca di aiuto sono anche famiglie numerose in cui un componente ha perso il lavoro. Sono poi in crescita le situazioni di povertà che derivano dalla disgregazione dei nuclei famigliari. Per dare esempio della misura del problema, Caldana spiega che, dallo scoppio della pandemia, le persone che si rivolgono al servizio dell’Emporio Porto Bello sono più che raddoppiate.