Nel video l’intervista a Irene Priolo, Vicepresidente della Regione con delega alla Difesa del suolo
Dai primi interventi urgentissimi sugli argini dei fiumi ai lavori di consolidamento dei versanti in dissesto a ridosso degli abitati, fino al miglioramento delle condizioni di deflusso dei corsi d’acqua. Si continua a lavorare nei territori colpiti dall’alluvione dello scorso maggio: nel complesso, sono 402 i cantieri in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Il tutto, per un investimento totale di circa 343 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze, programmazione regionale anticipata e programmazione da altre fonti. Mentre da Viale Aldo Moro si continua a chiedere al Governo di sbloccare i rimborsi per i beni mobili, la ricostruzione procede senza sosta, con un preciso impegno: nelle zone alluvionate non si costruirà più. A Modena, a fine 2023 risultavano completati tutti e sei gli interventi di somma urgenza che hanno riguardato i corsi d’acqua del reticolo idrografico pedecollinare e il fiume Secchia. Complessivamente, per la nostra provincia parliamo di 70 interventi per oltre 40 milioni di euro, tra quelli in corso o di prossima cantierizzazione nei mesi estivi.