Nel video le interviste a:
- Irene Priolo, Vicepresidente della Regione e Assessora all’ambiente
- Stefano Caliandro, Presidente Commissione Territorio
Un piano di lungo respiro per realizzare interventi, che si snoderanno in diversi anni, necessari a ricostruire in maggior sicurezza i territori devastati dagli eventi alluvionali del maggio 2023 tra i quali il modenese. E’ quanto presentato dalla Regione in Commissione Ambiente sullo stato di avanzamento del Piano speciale della Ricostruzione che punterà al miglioramento del deflusso dei corsi d’acqua, al potenziamento della laminazione, alla gestione delle piene superiori alla portata limite di progetto nonché al recupero morfologico nei tratti di fondovalle collinare montano. Prevenzione e ripristino, le parole d’ordine.
Opere che si snoderanno nel corso di oltre dodici anni, alcune con carattere di urgenza, poi medio periodo e lungo periodo. Quadro che vede un importo stimato di 5 miliardi circa e che richiederà un ulteriore importo aggiuntivo. L’opposizione risponde garantendo i fondi del governo ma a fronte di una programmazione che dunque ora è presente, e di vigilare sulla gestione e pulizia degli alvei come prevenzione dei dissesti idrogeologici. Occasione per la maggioranza per rinnovare la richiesta al Governo dell’innalzamento a 30.000 euro dei risarcimenti per gli immobili danneggiati