Nel video l’intervista a Eithel Biassi, responsabile prima accoglienza Porta Aperta
Il dramma dell’emergenza da Coronavirus si misura anche nell’aumento di quelli che vengono definiti nelle statistiche come “nuovi poveri”. Ce ne sono tanti anche fra i modenesi, come confermano i numeri dell’associazione cittadina Porta Aperta, che ha visto aumentare del 50% i propri interventi rispetto al pre lockdown. Prima dell’emergenza erano circa 160 i pasti distribuiti giornalmente da Porta Aperta, che poi si sono quasi raddoppiati. Le misure restrittive anti contagio hanno ridotto forzatamente anche alcuni servizi dell’associazione, che grazie all’aiuto dei volontari è riuscita a rimanere un punto di riferimento per chi aveva bisogno.