Continuano a montare le polemiche sulla chiusura della via Emilia tra Modena e Castelfranco per consentire la manutenzione del ponte Sant’Ambrogio a cura di Anas. Uno stop al transito dei mezzi di sei mesi, che inizierebbe dal primo luglio. Appena un mese quindi il tempo a disposizione per trovare soluzioni che non congestionino le strade limitrofe, dato che su quel tratto di via Emilia transitano al giorno circa 25mila auto. Se associazioni del territorio come Cna, Confesercenti, Lapam, Confcommercio, Federconsumatori, Adinconsum, Adoc e Confconsumatori hanno già espresso rimostranze sull’atteggiamento di Anas e chiesto indennizzi, la questione è finita anche in Regione. Con un’interrogazione il consigliere PD Luca Sabattini ha chiesto che l’ente di viale Aldo Moro debba farsi parte attiva nel convocare un tavolo tra istituzioni per affrontare le problematiche che quella chiusura comporterà. Intanto attraverso tavoli tecnici, gli enti locali stanno pensando a soluzioni alternative, con la collaborazione della Prefettura, tenuta a dare il via libera. Una di queste potrebbe essere la costruzione di un ponte di tipo Bailey, un manufatto costituito da elementi modulari, resistente e realizzabile in circa tre settimane. La fattibilità di una soluzione di questo tipo è tuttavia da valutare sulla base del territorio e della viabilità esistente. L’obiettivo è comunque quello di trovare una soluzione al problema del traffico entro settembre, quando con l’avvio delle scuole la strada verrà percorsa anche da numerosi corriere e pullman scolastici
PONTE SANT’AMBROGIO, IPOTESI PONTE BAILEY PER COMPENSARE LA CHIUSURA
Si ipotizza la costruzione di un ponte di tipo Bailey per fare defluire temporaneamente il traffico che andrebbe a congestionare la circolazione dopo la chiusura di via Emilia sul ponte Sant’Ambrogio. Intanto il caso entra anche in Regione