Nel video, l’intervista a Fabrizio Benvenuti, Segretario Provinciale Conapo

Quella dell’autoscala di Carpi è diventata una vera e propria odissea. Secondo mezzo di soccorso avanzato di tutta la provincia, trascorre più tempo al di fuori dei confini modenesi che nel distaccamento di via Parri. Dopo quasi un anno di assenza, oggi il mezzo era pronto per rientrare nella Città dei Pio, ma è stato dirottato altrove. Ancora una volta. Dopo Ferrara, dove è stata in servizio fino a dicembre dello scorso anno, è poi rimasta in officina per essere riparata fino a pochi giorni fa, quando sarebbe dovuta rientrare, appunto, a Carpi. Ma così non è stato. Una “migrazione” che, per il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, continua a ripetersi nel “disinteresse generale”, costringendoli a dover gestire emergenze, dal Cimone alla Bassa, senza i mezzi necessari per farlo.

E invece, è ritornata a Ferrara. Ma se dovessero verificarsi contemporaneamente due gravi incendi ai lati opposti della provincia, chi se ne assumerebbe la responsabilità? Certo, sarebbero inviati equipaggi dal reggiano – sottolinea la sigla –, ma i tempi di arrivo si dilaterebbero, con gravi conseguenze. Ragion per cui mantenere nel distaccamento carpigiano questo importante mezzo di soccorso avanzato dev’essere un imperativo, non più un optional, per poter lavorare in sicurezza e garantire la massima tempestività di intervento.