“Dobbiamo essere orgogliosi di lavorare in questo Comando e a tutti chiederò il massimo impegno: lo dobbiamo ai cittadini, a noi stessi e a tutti coloro che indossano la divisa della Polizia locale, consapevoli della complessità delle sfide che ci aspettano”. Nella mattinata di martedì 8 aprile, presso la Sala Rabitti del Comando di via Galilei, il nuovo comandante Alberto Sola ha salutato operatrici e operatori del Corpo della Polizia locale di Modena, introdotto dal sindaco e dall’assessora alla Sicurezza urbana integrata, presente anche il direttore generale Lorenzo Minganti, entrato, come lui, da pochi giorni in servizio all’Amministrazione comunale di Modena.
Per il comandante Sola l’incarico prestigioso, che si è detto onorato di ricoprire, ha anche un forte valore emotivo, perché “nasco in questo Comando”, prima di fare diverse esperienze che lo hanno portato anche in Regione, e “da qui riparto insieme a voi per una nuova avventura”. La Polizia locale a cui pensa è aderente al modello di polizia di comunità radicata sul territorio e fortemente orientata al cittadino, come definito dalla legge regionale del 2003. Una Polizia locale dove, pur nel rispetto della gerarchia, “è importante il lavoro di tutti a prescindere dal ruolo, dove il problema del collega è anche il mio e in cui condividere il contributo arricchente di ciascuno, anche in termini di idee”. Questa trasversalità operativa tra le varie unità di Polizia locale è estesa a tutta l’Amministrazione comunale nell’interazione con gli altri Settori, oltre che con le altre Istituzioni, soggetti e cittadini perché “si vince solo insieme”. Quella della Polizia locale sarà un’azione che si dipana su tre orizzonti temporali: “nell’immediato perché la macchina non può permettersi interruzioni, a medio periodo e nel lungo periodo per lavorare anche alle sfide e agli obiettivi che oggi sembrano irrealizzabili, preparando le condizioni affinché lo siano domani”. Infine, il richiamo ad essere “non solo professionali, ma anche a trasmettere la nostra professionalità” e “l’attenzione ai dettagli, perché le piccole cose fanno le grandi cose”.