Una fitta colonna di fumo si alzò in cielo, rendendosi visibile anche a chilometri di distanza. Era l’8 novembre del 2018 e il sindaco di Carpi Alberto Bellelli fu tra i primi a contattare i vigili del fuoco per quello che si rivelò essere il vasto incendio che distrusse una parte del poligono di tiro. Dopo lo spegnimento delle fiamme, si è aperta una lunga pagina processuale che oggi sembra essere arrivata a una svolta. Il ministero della Difesa non è costituito parte civile e il danno alla struttura sarà risarcito integralmente dall’assicurazione. Lo riporta la Gazzetta di Modena che aggiunge come il progetto di ristrutturazione sia già stato approvato dal Comando competente e a breve dovrebbero iniziare gli interventi per ripristinare le linee dedicate alle carabine. Attualmente infatti è utilizzabile unicamente la parte dedicata all’uso delle pistole. La concessione è stata riconfermata alla vecchia gestione dato che non sarebbero state rilevate negligenze. Secondo quanto ricostruito, il vasto incendio che scoppiò nel 2018, ebbe come origine dal materiale poroso usato come insonorizzatore. Nei pori del materiale si sarebbe accumulata polvere da sparo che con la scintilla originata da uno sparo diede origine alle fiamme.