Perdere 3-1 in casa della seconda in classifica, può definirsi per il Sassuolo una sconfitta indolore? Alla resa dei conti, sì.
Ma è evidente che il tecnico dei neroverdi, Fabio Grosso, dovrà riflettere sul calo di tensione della sua squadra.
Probabilmente, ha inciso il fatto che il Sassuolo fosse, comunque, già campione d’Inverno della serie B. E pur sempre capolista.
La realtà dei fatti ha dimostrato, ieri all’Arena Garibaldi di Pisa, che la squadra nerazzurra allenata da Pippo Inzaghi non è un fuoco di paglia: è destinata a giocarsi la promozione diretta fino alla fine.
Pur con qualche occasione del Sassuolo (e un bel gol annullato a Laurienté), è il Pisa a dominare il primo tempo, con il 18esimo e il 19esimo gol segnati nei primi 45 minuti. L’1-0 lo segna lo scatenato Tramoni al 24′ e il 2-0 lo firma Tourè al 33′, lasciando di stucco la difesa neroverde e mandando a rotoli il famoso cinismo del Sassuolo.
Grosso si sbraccia in panchina, capisce che è una giornata-no e cerca di limitare i danni: ma nella ripresa il Pisa segna addirittura il 3-0, ancora con Tramoni, al 61′, che non lascia scampo al portiere Moldovan.
Con l’Arena Garibaldi ormai una bolgia, il Sassuolo al 71′ segna il gol della bandiera con Nicholas Pierini, giusto per apporre il sigillo al 3-1 finale. Ma è troppo tardi per una qualsiasi rimonta.
Passaggio a vuoto del Sassuolo che, del resto, non perdeva dal 31 agosto: e dopo quattro mesi a ritmo forsennato, ci può stare una sconfitta.
Adesso, però, subito dopo la prima giornata di ritorno, domenica al “Mapei Stadium” contro il Cosenza, sarà il mercato a stabilire quanto il Sassuolo vuole continuare la propria corsa alla Serie A: per farlo, deve tenersi stretti i suoi giocatori di categoria superiore, a cominciare da Berardi, Laurienté e Thorstvedt.