Sono state una ventina le somministrazioni del vaccino anti Covid prodotto da Moderna effettuate nella giornata di ieri dall’Ausl di Modena nella nostra provincia ai primi ultraottantenni in assistenza domiciliare. Si tratta di un numero volutamente ristretto nell’ottica di sperimentare il percorso organizzativo per la vaccinazione di persone fragili nella propria abitazione. In base al numero di vaccini che arriveranno, anche l’Emilia Romagna seguirà l’indicazione del piano nazionale e quindi procederà alla somministrazione anche alla popolazione ultra 70enne e ultra 60enne. Entro venerdì nella nostra provincia sono attese 6.150 dosi, di cui 5.850 del vaccino Pfizer e 300 di Moderna. Intanto Aifa, l’Agenzia Italiana per il Farmaco, ha precisato come la posizione della Commissione tecnico scientifica sia rimasta invariata rispetto a quella espressa nella riunione del 30 gennaio. E così, in attesa di ulteriori studi, l’indicazione per il vaccino AstraZeneca resta preferenzialmente per la popolazione tra i 18 e 55 anni e senza patologie gravi, per la quale sono disponibili dati più solidi, mentre per le persone di età più avanzata si attendono ulteriori dati. Il ministro della Salute Roberto Speranza sarebbe poi in pressing sull’Aifa per accelerare il via libera agli anticorpi monoclonali, sui quali l’agenzia stessa ha pubblicato il 22 gennaio scorso il bando per lo studio clinico e che la Germania ha già approvato. Secondo quanto si apprende, infine, verrà rimodulato il piano vaccinale, dando priorità alla categoria degli insegnanti subito dopo l’immunizzazione degli anziani.