Tutta l’Italia in zona rossa nei fine settimana per abbattere i contagi e sconfiggere la minaccia della variante inglese. E’ una delle idee al vaglio da parte del Governo, diviso fra chi spinge per stringere la morsa delle misure restrittive e chi invece preferisce attendere. Se da un lato gli scienziati del Cts continuano a fare pressing sul governo per una nuova stretta, il ministro Speranza ha già nel cassetto un “piano B” se i lockdown locali non dovessero arrestare l’avanzata del virus. Una cura come quella di Natale, quando durante le festività tutta l’Italia si è tinta di arancione durante i feriali e di rosso nei festivi e prefestivi. Ieri il bollettino nazionale della Protezione civile dava oltre 10mila contagi con un tasso di positività stabile al 3,8%. Anche se i morti hanno ripreso a salire, superando quota 300, i ricoveri, seppur di poco, calano ancora. Numeri contrastanti fra di loro, sul quale il dialogo nel nuovo Governo è acceso. Le proiezioni del Cts dicono che la variante inglese farà impennare del 50% i contagi da qui a tre settimane. Intanto è pressoché certo che il prossimo monitoraggio di venerdì porterà in zona arancione anche l’Emilia Romagna che ha un indice Rt già sopra la soglia di sicurezza di uno e con “una situazione peggiorata rispetto a qualche settimana fa”, come ammesso dal governatore Stefano Bonaccini ospite de La7. “Per un paio di mesi si dovrà reggere ancora – ha spiegato Bonaccini – ma sono ottimista per il futuro, perché l’arrivo dell’estate porterà un vaccino naturale che è la bella stagione. L’anno scorso per questo ci siamo tutti illusi, quest’anno invece abbiamo i vaccini”.