Doveva essere una fase nuova e lo è stata: con la bocciatura delle 19 proposte urbanistiche del “bando Muzzarelli”, il consiglio comunale di ieri ha certificato la cesura netta con l’amministrazione precedente. Lo stop è stato bipartisan: tutti hanno votato a favore, con un solo contrario, quello di Modena civica, mentre Forza Italia si è astenuta. Maggioranza e opposizione sono state concordi nel fermare progetti urbanistici ritenuti con conformi allo stesso Pug, perché non rispondenti alle necessità di rigenerazione della città. I motivi specifici sono stati illustrati in una delibera. Un caso esemplificativo è quello del progetto relativo all’area ex Pro Latte, che prevede l’ampliamento del comparto produttivo della Cpc con la costruzione di una torre di Hospitality e l’allargamento del parco Utoya. Pur riconoscendo il fattore positivo di una più vasta area verde, sono state ritenute insufficienti le ricuciture ciclabili e pedonali e non è stata data “evidenza di processi partecipativi adeguati alla significatività della proposta, sia termini descrittivi che di fattibilità economica”. Proprio “partecipazione” sarà la parola chiave dell’iter che si apre ora. L’amministrazione attiverà un percorso con il coinvolgimento dei cittadini che porterà alla formazione di un nuovo avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse. Secondo la Giunta questo nuovo avviso arriverebbe entro Natale. Oltre all’area ex Pro-Latte, tra i progetti bocciati così come pensati dal “bando Muzzarelli” figurano anche la riqualificazione   del comparto ex Benfra, del comparto ex Corni, gli interventi riguardanti il centro Senada in via Emilia Ovest, la zona di via Tabacchi, alla Madonnina, viale Monte Kosica e via Emilia Ovest, all’ex poligrafico Artioli.