Doveva andare in un cantiere edile a Lesignana per lavoro; uscì da casa mettendosi a bordo del suo furgone Citroen Jumpy bianco, ma da allora, di Salvatore Legari si sono perse tutte le tracce. Un giallo che dura esattamente da un anno, quello che ruota intorno all’imprenditore edile originario della provincia di Brindisi ma da oltre vent’anni residente in Emilia-Romagna. La famiglia non ha mai perso la speranza di ritrovarlo, ma ad oggi le indagini e le ricerche non hanno portato al risultato sperato. Inizialmente, gli inquirenti avevano pensato ad un allontanamento volontario, poi la procura di Modena ha aperto un fascicolo per il reato di sequestro di persona, rimasta, ad oggi, contro ignoti. L’attività degli investigatori si è concentrata a Lesignana, dove l’imprenditore di 54 anni doveva dirigersi, e Borgo Venezia, a Sassuolo, dov’è poi stato trovato il furgone bianco col quale si era allontanato da casa. Nella frazione modenese in particolare gli inquirenti hanno anche scavato, alla ricerca di un possibile corpo, ma senza successo. I lavori edili che Legari aveva avviato in quella zona riguardano una villetta, di proprietà di un 37enne di Sassuolo, che è stato iscritto al registro degli indagati, perché secondo gli inquirenti potrebbe essere l’ultima persona ad averlo visto. Era proprio lui, secondo quanto ricostruito, che l’imprenditore scomparso doveva incontrare la mattina in cui è partito da casa per poi sparire. La prima a preoccuparsi fu la compagna di Legari: alle sue chiamate l’imprenditore non aveva risposto, era partito un unico sms, un “sto arrivando” automatico che ha allarmato ancora di più la donna, dato che Salvatore non era solito usare questo tipo di messaggi.