Nel video l’intervista a:
– Nicoletta Mantovani, Presidente della Fondazione Luciano Pavarotti
– Alice Pavarotti, Figlia del Maestro Luciano Pavarotti
– Giovanni Dispensa, Regista
Fumetti in bianco e nero sullo sfondo e un coro che con l’utilizzo della lingua dei segni raggiungere anche il pubblico non udente. Uno spettacolo che guarda avanti senza lasciare nessuno indietro. E’ così che Nicoletta Mantovani ha riassunto l’anima della rappresentazione del Rigoletto andato in scena ieri sera al Teatro Comunale Pavarotti-Freni in occasione del 15esimo anniversario della scomparsa del grande tenore. Per ricordare Luciano e la sua voce senza tempo è stata scelta un’opera a lui particolarmente cara, eseguita in molti teatri del mondo e di cui il Maestro è stato acclamato interprete anche nella trasposizione cinematografica con la regia di Jean-Pierre Ponnelle all’inizio degli anni 80. Il capolavoro di Giuseppe Verdi diventa dunque inclusivo grazie alla partecipazione dell’Orchestra Senzaspine diretta da Matteo Parmeggiani e con la regia di Giovanni Dispensa. Una versione inedita che racchiude l’essenza stessa di Big Luciano, capace con il suo grande carisma di non lasciare mai indietro nessuno. Nel ruolo che fu di Pavarotti, Giuseppe Infantino, allievo di Raina Kabaivanska.