Condanna all’ergastolo confermata per Pasquale Concas, anche dalla Corte di assise di appello di Bologna. Una decisione che ricalca quella dei giudici del tribunale di Modena, nel processo che ha visto il 55enne sardo accusato dell’omicidio dell’avvocatessa modenese Elena Morandi, uccisa nel 2017. La donna, secondo quanto ricostruito, è stata soffocata nella sua abitazione. Concas, che aveva da poco avviato una relazione con lei, avrebbe approfittato del suo stato confusionale, dovuto al consumo di alcol e medicinali, per ucciderla e rubarle 300 euro e un computer; al fine di nascondere le tracce dell’omicidio e simulare un incidente domestico, avrebbe quindi dato fuoco al letto. Gli inquirenti dalle celle telefoniche capirono però che i due erano insieme la sera della morte della donna e su Concas ricaddero i principali sospetti degli investigatori che trovarono abbastanza elementi per incastrarlo. In merito a questo delitto l’uomo continua a dirsi innocente e il suo avvocato non esclude il ricorso in Cassazione una volta ottenute le motivazioni della sentenza. Il 55enne era già rinchiuso nel carcere di Volterra per scontare la pena legata all’omicidio di Arietta Mata, avvenuto sempre nella nostra città nel 2018; a suo carico anche la condanna per aver ucciso una terza donna, nel 1994 a scopo di rapina, in Sardegna.
PASQUALE CONCAS, LA CORTE DI ASSISE CONFERMA L’ERGASTOLO
Ergastolo confermato per il 55enne Pasquale Concas dai giudici della Corte di assise di Bologna. L’uomo era accusato dell’omicidio della modenese Elena Morandi, morta nel 2017