Nel video l’intervista a Maria Cristina Galassi, Direttore del dipartimento Materno-infantile Ausl Modena
All’indomani della notizia della sospensione dell’attività di travaglio e parto all’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, a causa della impossibilità di trovare nuovi ginecologi in grado di ribilanciare i pensionamenti, l’Ausl di Modena parla di quale iter seguiranno ora le donne che avevano deciso di partorire nel comune della Bassa
L’Ausl modenese ribadisce poi che continuerà a lavorare per reperire il personale indispensabile per garantire il servizio del travaglio-parto
Sul caso si esprime anche la politica, con l’amministrazione del comune che parla di un “amaro dono di Natale” e di un “sinistro presagio per il futuro del nosocomio stesso”. Il sindaco Alberto Greco teme che questo stop sia in realtà l’inizio della definitiva chiusura del reparto, a favore di altri nosocomi, in particolare il Ramazzini di Carpi. “In tempi non sospetti – attacca il primo cittadino – erano stati presi degli impegni precisi sul consolidamento e sul potenziamento del Santa Maria Bianca che ora, al contrario, perderà anche gli anestesisti”.