Aveva fatto perdere le sue tracce, convinto di averla fatta franca. Ma, casualmente, è stato fermato dalla Squadra obile per un controllo in piazzale Natale Bruni e in quanto privo di documenti, è stato portato in Questura per l’identificazione attraverso impronte digitali. Proprio in quell’occasione è emerso a suo carico un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale, su richiesta della Procura, per rapina pluriaggravata in concorso e lesioni personali. Il giovane, un cittadino tunisino di 18 anni, è stato quindi tratto in arresto. Le indagini hanno infatti accertato che lo scorso 12 febbraio, intorno alle ore 19.30 il diciottenne, assieme a un complice, aveva aggredito un minorenne che stava passeggiando lungo i viali del parco. I due rapinatori gli avevano puntato un coltello alla gola, costringendolo a consegnare il telefono cellulare, per poi spingerlo a terra e sottrargli anche il giubbotto. La vittima aveva immediatamente allertato le forze dell’ordine, presentando poi formale denuncia. Al termine delle consuete formalità, l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Sant’Anna.