Non ce l’ha fatta Paolo Giovagnoli, il Procuratore Capo della Repubblica di Modena. Si è spento questa notte, nella terapia intensiva dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Era ricoverato da sabato scorso, quando durante un’escursione sulle montagne di Cuneo si era accasciato a terra, colpito da un attacco cardiaco. Immediatamente ricoverato nella terapia intensiva dell’ospedale di Savigliano, le sue condizioni erano risultate subito gravi. In seguito è stato trasferito a Bologna, dove questa notte è spirato all’età di 69 anni. Il magistrato era arrivato a Modena nel maggio del 2019 per sostituire Lucia Musti che era stata alla guida degli uffici di Corso Canalgrande per 5 anni. Nato a Roma, ma ormai emiliano d’adozione, aveva maturato una lunga esperienza alla Dda di Bologna, dove ha ricoperto l’incarico di sostituto procuratore generale. Prima di arrivare nella nostra città è stato per otto anni alla guida della procura di Rimini, dove ha lavorato, tra gli altri, al caso Pantani, prima di arrivare a Modena. Nella sua carriera si è occupato a lungo di terrorismo, seguendo l’omicidio di Marco Biagi, che conosceva molto bene. La prima celebrazione ufficiale a cui partecipò nella nostra città fu proprio alla fondazione dedicata al giuslavorista, in occasione del 41esimo anniversario dall’omicidio di Aldo Moro. Insediatosi a Modena l’8 di maggio, così aveva descritto la “cifra” del suo lavoro