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Letta, il nuovo patto e la sfida a Renzi


Il premier: se qualcuno vuole il mio posto lo dica apertamente Le tappe di «Impegno Italia»: riforme poi compito terminato

Ostenta sicurezza. Non tanto con la proverbiale calma dei forti quanto il sorriso che copre uno sfogo che vorrebbe celarsi. Enrico Letta risponde su tutto. «L’aggiustamento non è sufficiente, bisogna tenere conto di quanto accaduto in tutti questi mesi: un governo nato con Berlusconi, con Scelta Civica unita e senza Renzi segretario». Così il premier nel corso della conferenza stampa di presentazione di «Impegno Italia», la proposta di patto di coalizione tra i partiti che sostengono il governo, a palazzo Chigi, respinge l’ipotesi di un rimpasto di governo. «Non ho perso tempo», spiega poi, e anche se c’è stato un ritardo «non è colpa mia». Il presidente del Consiglio non vuole lasciare la poltrona a Matteo Renzi e ci si incolla. E proprio al segretario del Pd lancia una stoccata: «Le dimissioni non si danno per dicerie, bisogna giocare a carte scoperte, soprattutto chi vuole venire qui al posto mio». Poi le tappe: «La data del termine di ‘Impegno Italia’ – spiega – è legata al completamento delle riforme. Quando avremo fatto legge elettorale, riformato il Senato e il titolo V della Costituzione, allora sarà terminato il lavoro».

Uffici giudiziari, da Roma arrivano rassicurazioni


Il ministero della Giustizia «sta vagliando alcune soluzioni per rafforzare gli organici della magistratura e del personale amministrativo degli uffici giudiziari modenesi». La rassicurazione, racconta una nota del Pd di Modena, è arrivata nel corso di un incontro con il Guardasigilli Anna Maria Cancellieri a cui hanno partecipato, tra gli altri, i deputati modenesi del Pd Davide Baruffi, Edoardo Patriarca e Matteo Richetti. «Il ministro ha dimostrato di conoscere Modena e le difficoltà che stiamo attraversando su più fronti – spiegano Baruffi, Patriarca e Richetti – riconoscendo la fondatezza dei problemi posti e la necessità di trovare risposte adeguate. Ci sono state prospettate diverse strade e soluzioni possibili che il Ministero sta ora vagliando sia per rafforzare gli organici della magistratura, sia quelli conseguenti del personale amministrativo». L’incontro con Cancellieri si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri. C’erano anche il senatore Carlo Giovanardi di Ncd e Vittorio Ferraresi del M5s. Sul tavolo, gli organici degli uffici giudiziari, sia dei magistrati di Tribunale e Procura, sia per il resto del personale amministrativo.

Fiamme Gialle in azione


Le indagini nate da decine di esposti

La strana storia della donna che confessa il tradimento


Di storie curiose, o bizzarre, ne è pieno il mondo. E questa non è da meno. Parliamo dello strano caso pubblicato sul Corriere della Sera e rilanciato ieri da varie testate online. La ‘protagonista’ è una modenese che ad un certo punto della sua vita si rivolge ad una clinica medica per alcuni accertamenti e ne esce con una diagnosi: «Signora, lei è incinta». Una di quelle frasi che milioni di donne aspettano con ansia di sentirsi dire. Non lei, che aveva qualche difficoltà a dirlo al proprio compagno. In una versione della storia l’uomo sarebbe sterile, mentre in altre non avrebbe rapporti sessuali da mesi con la donna. Fatto sta che, evidentemente, in entrambi i casi non può essere lui il padre di quel bambino. E così parte la lite furibonda, con tanto di piatti che volano (si fa per dire) eccetera, eccetera. Insomma, la modenese si trova da sola con un bebè in arrivo. Anzi, sola e basta, perché ad un’altra visita di controllo scopre che non è incinta, e non lo è mai stata. Si rivolge così ad un avvocato che intenta causa alla clinica medica che le aveva fatto credere di essere incinta, scatenando così la reazione a catena. La fine della (strana) storia è che, grazie ad un accordo extragiudiziale, la donna ottiene 15mila euro di risarcimento. Soldi, al posto di un fidanzato e un bebè.

False polizze: assicuratore truffa 40 modenesi per 800mila euro


Incalzato dai clienti, aveva già resituito circa la metà

Una truffa da 800mila euro e almeno 40 modenesi raggirati da un assicuratore infedele. Sono i contorni dell’indagine svolta dalla Guardia di Finanza di Modena, avviata da esposti-denunce presentate alle stesse Fiamme Gialle da parte di alcuni cittadini modenesi, e portata avanti con la supervisione del pm Pasquale Mazzei. Le indagini hanno consentito di delineare tutti i dettagli della truffa: secondo quanto riportano i militari in una nota, l’assicuratore offriva alle vittime di subentrare in polizze assicurative rivelatesi in realtà del tutto false o intestate a terze persone ignare, già titolari di regolari polizze, che non avevano manifestato alcuna intenzione di chiudere la propria posizione contrattuale. Nello specifico, infatti, l’assicuratore modenese, di 56 anni, impiegato in una nota agenzia di assicurazioni con filiale a Modena, proponeva inizialmente ai propri clienti di subentrare in contratti di polizze assicurative già esistenti ed attive, ma all’insaputa dei reali intestatari delle polizze stesse e dell’agenzia. In alcuni casi, al contrario, la polizza oggetto del fittizio subentro è risultata essere totalmente falsa e materialmente contraffatta dall’assicuratore indagato, utilizzando modelli prestampati che riproducevano il logo dell’agenzia. I soggetti truffati, clienti abituali dell’assicuratore, venivano raggirati anche a seguito del rapporto di fiducia instauratosi nel tempo con l’agente, coinvolgendo in alcuni casi, proprio in virtù del rapporto fiduciario, anche i parenti degli assicurati. Ai clienti truffati veniva richiesto di versare l’importo del subentro tramite assegni che venivano versati direttamente dall’assicuratore indagato sui propri conti correnti. Alla scadenza del termine indicato nel falso contratto, l’assicuratore modenese non provvedeva ad alcuna restituzione ai clienti del capitale maturato, trattenendolo per sé. Tale modus operandi avrebbe consentito all’assicuratore modenese di truffare, dal 2011 al 2013, oltre 40 cittadini residenti nelle province di Modena e Reggio Emilia, incassando sui propri conti correnti circa 800mila euro. Circa 400mila euro sono stati restituiti dall’indagato a seguito di specifiche richieste avanzate dalle persone offese. Sequestrati i conti correnti e i titoli intestati all’assicuratore, il quale è indagato per truffa e rischia la reclusione da 6 mesi a tre anni.

Scommesse: la Lega di B non molla


«Il nostro obiettivo è allenare la conoscenza e le coscienze. L’alterazione delle partite coinvolge piccoli delinquenti di piccolo cabotaggio ma anche grandi organizzazioni internazionali». Così in conferenza stampa Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B, nell’ambito della tappa di Palermo del progetto europeo “Staying on Side: How to Stop Match-Fixing”. «Ci si potrebbe arrendere ma non abbiamo intenzione di farlo, anzi, ogni giorno vogliamo fare sempre di più perché vogliamo debellare questa tentazione del guadagno facile, delle scorciatoie criminali per ottenere denaro». «Essere credibili è fondamentale – ha continuato Abodi – e per farlo occorre che il calcio abbia responsabilità solidale e sia capace di fare promozione sul territorio. Abbiamo messo in campo la sottoscrizione del codice etico, i giuramenti dei capitani, la promozione delle regole direttamente negli spogliatoi delle società, l’informazione alle società prima e durante la partita sul flusso delle scommesse così da rendere sempre più difficile questa pratica. Negli spogliatoi abbiamo riscontrato la consapevolezza del rischio di rovinare una vita e una carriera e di tradire i tifosi». «Sono tre le figure fondamentali in questa battaglia – ha sottolineato il presidente della Lega Serie B – i team manager, gli allenatori, i capitani. Non vogliamo più leggere occhi imbarazzati dei nostri tesserati, segno inequivocabile che c’è qualcosa che non va». «E qualcosa – ha concluso – come sapete è successo anche di recente. Occorre anche un inasprimento delle pene per la frode sportiva, introducendo pene patrimoniali con il congelamento e la confisca dei beni».

E’ stata risolta la questione Nardini Pace fatta e rinnovo del contratto


Caliendo: «Potrebbe restare qui anche da dirigente»

Un rinnovo fino al 2016 per chiudere una vicenda spigolosa ed aprire una nuova pagina che sicuramente farà piacere a tutta la tifoseria modenese. Nella giornata di ieri Riccardo Nardini, il centrocampista fiumalbino, ha ufficialmente prolungato il proprio contratto con il Modena ed è tornato a tutti gli effetti un giocatore funzionale al progetto di Antonio Caliendo dopo che, nella prima parte di stagione, aveva pagato con una sorta di esclusione dalle scelte del tecnico la mancata spalmatura del proprio ingaggio. «Ho trovato un accordo con il direttore e con Taibi – ha raccontato il giocatore in sala stampa rafforzando, di fatto, la tesi che l’ex estremo difensore possa diventare a tutti gli effetti il sostituto di Beppe Cannella a partire dalla prossima stagione -. Per arrivare a questo devo ringraziare anche Montipò che, pur non essendo il mio procuratore, ha avuto un ruolo importante assieme a tutti i membri della società che hanno fatto in modo che io rimanessi qua». E’ chiaramente entusiasta di poter vestire ancora i colori della squadra per cui tifa fin da bambino Nardini e lo esplicita chiaramente: «Ho spalmato il mio ingaggio, ma non voglio più pensare a queste storie che sono il passato. Sono contento di essere ancora qua e di vestire la maglia del Modena, spero di poterlo fare magari per sempre». A benedire l’operazione, nonostante i fatti degli scorsi mesi, è stato anche il deus ex machina gialloblu Antonio Caliendo che senza fare nomi chiama in causa proprio Cannella per quello che è stata questa vicenda: «Vorrei spiegare com’è andata . Nardini è il classico giocatore generoso, che in campo mette l’anima, ma io sono una persona rispettosa ed ho sempre rispettato i ruoli in una società. Devo sempre ascoltare ciò che mi viene detto, per questo motivo il rinnovo è arrivato solo ora, quando mi sono chiesto i motivi per cui un giocatore che tiene così tanto a questa maglia non trovava un accordo». Caliendo, poi, apre ad un ruolo in gialloblu per Nardini anche una volta terminata la carriera sul campo: «Speriamo che possa esserci un futuro qui per lui anche una volta smessi i panni del giocatore. Non tutti hanno il privilegio di poter giocare nella squadra della propria città e lui ha fatto anche un bel gesto accontentando la società in questo rinnovo. Anche il tecnico Novellino è rimasto entusiasta di questa notizia». nAndrea Lolli

Serie B


Intanto Modena e Cannella sempre più distanti

Il Carpi in marcia verso Empoli con umiltà e voglia di fare


Pesoli: «Affrontiamo la squadra che gioca meglio di tutte, attenti alle palle inattive»

Affrontare le grandi avversarie ti aiuta a crescere, il match di sabato contro l’Empoli è una di quelle gare che fino a qualche anno fa il Carpi poteva solo immaginare. «Noi andiamo ad Empoli sapendo che ci aspetterà una partita durissima – la disamina del capitano biancorosso Emanuele Pesoli -, affronteremo una squadra seconda in classifica che è ben organizzata, esprime il miglior calcio della serie B davanti sono molto forti con Tavano e Maccarone. Il Carpi andrà al Castellani con molto umiltà e con la consapevolezza che possiamo portare a casa punti, durante questa stagione abbiamo dimostrato quello che sappiamo fare bene lontano dal nostro stadio». Com’era già accaduto all’andata è meglio il Carpi da esportazione di quello che gioca davanti al proprio pubblico: «Da questo punto di vista ci sono margini di miglioramento considerando soprattutto che ci sono ancora da inserire al 100% i nuovi giocatori presi a gennaio. Tutti i giorni lavoriamo con l’allenatore per crescere, e quando supereremo anche questo scalino le cose andranno ancora meglio. Davanti al nostro pubblico non siamo ancora riusciti ad ingranare, qualche punto l’abbiamo fatto, appena ci saranno i miglioramenti saremo da play off». All’andata a castigare i tessili ci pensò una doppietta di Tonelli: «Dovremo fare attenzione alle palle inattive, all’andata Tonelli toccava a me marcarlo ed è stata una doppia responsabilità. Personalmente non ho ancora segnato, in serie B un paio di gol all’anno li ho sempre fatti, spero di sbloccarmi presto con la maglia del Carpi». Sabato i difensori biancorossi avranno il loro bel da fare per cercare di limitare la coppia gol Tavano – Maccarone, un tandem che ha già all’attivo 22 reti: «Sono giocatori che devi tenere sott’occhio, cono loro non devi mai abbassare la guardia, dovremo stare molto concentrati per non concedergli giocate facili, è comunque tutto l’Empoli da temere». Il capitano è fiducioso sul futuro che aspetta la squadra di Vecchi, e nelle prossime tre partite con Empoli, Cesena e Brescia, tre big del campionato, si capirà maggiormente dove possono arrivare i tessili: «Noi lavoriamo tutti i giorni e noto la crescita della squadra, fuori casa riusciamo ad esprimerci meglio, ci difendiamo e partiamo alla grande. Quando ingraneremo anche a Carpi potremo capire dove possiamo arrivare». n(r.s)

Nel week-end torna ‘Cioccolato vero’ Con degustazioni, stand e visite guidate


Sarà un dolcissimo weekend di San Valentino a Modena, dove da domani a domenica in piazza Grande torna Cioccolato Vero, la fiera-evento che vedrà la partecipazione dei migliori maestri cioccolatieri da tutta Italia. L’evento, organizzato da Cna con la collaborazione di ACai e Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, la partnership di Modenamoremio e il patrocinio del Comune di Modena, mette sul piatto un un programma con stand, degustazioni, eventi musicali e culturali. Si comincia domani alle 9.00 con l’apertura degli stand, e del laboratorio didattico per i bimbi delle scuole a cura del maestro cioccolatiere Stefano Donelli: una lezione interattiva sulla lavorazione artigianale del cioccolato, dalla tostatura delle fave di cacao al prodotto finito. Alle 17.00 la lezione verrà aperta anche ai più grandi, quando il racconto sulle origini del cioccolato – dalla sua coltivazione alla lavorazione – verrà affidato al professor Umberto Curti, con la collaborazione di Stefano Donelli. Sempre venerdì, ma alle 16.00, partirà il primo tour organizzato dell’iniziativa ‘Il tesoro della città’: una visita all’acetaia tradizionale del Municipio di Modena che ha esordito l’anno scorso, riscuotendo un grande successo. Sabato alle 10.00 prenderà il via il ‘Cioccobimbi’: un laboratorio dedicato ai bambini, per imparare… dolcemente. Alle 11.00 avverrà l’inaugurazione ufficiale della manifestazione con le autorità cittadine. Domenica il ‘Cioccobimbi’ entrerà nella sua giornata conclusiva: ‘Le mani nel cioccolato’ per tutti i piccoli partecipanti, sotto l’attenta supervisione di Stefano Donelli. ‘Dolce Cultura’ completerà il suo ciclo di visite con il tour del Palazzo Ducale (sempre alle 11.00 e alle 15.00) con una degustazione finale di cioccolato caldo per tutti. Alle 11.00 si disputerà una competizione speciale che l’anno scorso ha generato grande meraviglia: quella per le migliori sculture di cioccolato. L’anno scorso il soggetto era il Mef, il Museo Casa Natale ‘Enzo Ferrari’; quest’anno sarà proprio Piazza Grande la protagonista delle sculture. Sempre alle 11.00 verranno premiate le migliori praline di cioccolato al Nocino Tradizionale: una competizione senza esclusione di sapori che permetterà di gustare le deliziose prelibatezze in gara.

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