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Proto, multe da 4,5 milioni di euro


Consob stanga l’italo-svizzero (sedicente) attivista di Borsa

Alessandro Proto e le società a lui riconducibili, salvo eventuale, diverso avviso della magistratura civile, dovranno pagare multe per 4,5 milioni di euro. Lo ha stabilito la Consob, che ha punito il 39enne finanziere di origine pugliese per avere in più occasioni, tra il 2010 e l’inizio del 2013, annunciato per via mediatica, ad esempio tramite comunicati stampa ripresi subito dai quotidiani nazionali, operazioni di acquisto e vendita di partecipazioni in società quotate a Milano. Le supposte operazioni sarebbero state condotte da Proto medesimo o da terzi di cui lui si diceva consulente; ma, alla prova dei fatti, non sarebbero risultate vere. Da questo comportamento, che l’autorità ha ritenuto doloso, sarebbero dunque derivate delle manipolazioni del mercato, delle alterazioni del corso di dodici titoli molto in vista sul listino meneghino. Da Tod’s a Fiat, da Mediaset a UniCredit e Mps, da Mediobanca a Generali e FonSai, senza dimenticare il mondo stesso della comunicazione: TiMedia, Editoriale L’Espresso, Il Sole 24 Ore e Rcs. Riguardo quest’ultima azienda, addirittura, il rampante manager, dopo essersi detto in possesso del 2,77%, il 2 ottobre 2012 parlò della costituzione di un patto parasociale, da lui presieduto e che avrebbe riunito quattro investitori a lui vicini. L’autorità di vigilanza, nello specifico, ha inflitto tre sanzioni, ciascuna da 1,5 milioni di euro. La prima è toccata a Proto medesimo; la seconda alla Pa Group, con sede a Chiasso, in Svizzera; la terza alla Proto Organization di Londra. Le due società devono però rispondere in solido per quanto riguarda la multa al finanziere come persona fisica. I pagamenti sono previsti entro sessanta giorni, a meno che non si presenti ricorso: nello specifico, la giurisdizione spetta alla Corte d’Appello di Milano. In serata, come ha riferito Il Sole 24 Ore Radiocor, Proto, che pure non avrebbe inviato le proprie controdeduzioni alla Consob, ha in effetti detto di voler andare davanti alla magistratura, convinto che «la verità verrà fuori», in quanto «mai nella storia della finanza italiana era stata comminata una sanzione così alta senza alcun riscontro tangibile». Il diretto interessato, peraltro, ha detto di aver ricevuto la notifica di sanzioni per ‘soli’ 3 milioni. Poi ha parlato di altri 400mila euro, che però sono quelli inflittigli dall’autorità presieduta da Giuseppe Vegas a gennaio: in quel caso, la motivazione era l’ostacolo all’autorità di vigilanza. Per il finanziere, un ex bocconiano spesso alla ribalta nazionale nell’ultimo quadriennio, anche come possibile candidato al vertice del Pdl, è arrivata inoltre l’interdizione dal ricoprire cariche societarie per ventotto mesi.

La solidarietà dei commercianti parte dell’incasso agli alluvionati


CASTELNUOVO – San Valentino e solidarietà: nel giorno dedicato agli innamorati, i negozi di Castelnuovo e Montale aderenti a “Castelnuovo Immagina” sostengono i commercianti delle zone alluvionate. Una parte degli incassi del 14 febbraio, infatti, sarà destinato a concrete azioni di solidarietà verso i comuni colpiti dall’alluvioni dei giorni scorsi. I negozi associati a Castelnuovo Immagina che aderiscono all’iniziativa sono 39 (26 a Castelnuovo e 13 a Montale) e sono riconoscibili dall’esposizione di un’apposita locandina. Questo l’elenco: a Castelnuovo La bambola di pezza, Bar piadineria Marilyn, A tavola con Marco, Vivai Mattioli, Pasticceria Caffetteria Monica, E..dico..lele (edicola P.zza Bertoni), Profumeria Silvia Cavani, Bar Centrale, Forno da Barbara, Folle Follia, Bar Caffè della Piazzetta, Fosca e Barbara parrucchiere, Tabaccheria Venturelli, Il forno di Levizzano, Rosa dei Venti carto-libreria, Salute Store sanitaria, La bottega della pasta, Gelateria caffetteria Blue Moon, La Bugnesa, Carmen e Max Tattoo, Bar Nuovo, Mara Acconciature, Esselle Pneumatici, Caffetteria della Posta, L’angolo delle donne, Mini Bar. A Montale: Gelateria Antartide, Forno Montale, Pizzeria da Patrizio, Mani di fata, Bar Sport, F.lli Sereni arredamenti, Ristorante pizzeria Il Portichetto, Farmacia San Michele, Bar gelateria K2, Macelleria Bovina, Agenzia Gibellini Assicurazioni, Gioielleria Ferrari, La bottega di Montale. A Marano sul Panaro invece, sempre il giorno di San Valentino si aderirà all’iniziativa “Mi illumino di meno”. Venerdì dalle 18 aperitivo a luce di candela, al bar Sport, caffetteria centrale e bar Jessica. E in piazza Matteotti dalle 18 lo spazio comune e via Cavarola si spegneranno in un simbolico “silenzio energetico” illuminate dalle candele. L’amministrazione invita tutti i cittadini a spegnere tutte le luci non necessarie per dare un segnale di rispetto ambientale nel giorno promosso sul risparmio.

Maleti, presentazione itinerante per illustrare i progetti per la città


CASTELVETRO – Presentazione itinerante per la candidatura alle primarie Pd di Castelvetro di Roberto Maleti (i suoi concorrenti sono Campana e Franceschini). Classe 1956 (tra l’altro compirà gli anni proprio il giorno delle primarie, il 2 marzo) è veternario alla Ausl di Modena e ha iniziato la attività politica nel 1985. A bordo di un furgoncino sul quale ha caricato un gruppo di giornalisti, è partito ieri mattina da piazza delle Mura per poi toccare punti chiave di Castelvetro e delle frazioni per illustrare le sue idee per la città. Fra questi, il Polo scolastico (scuola – sociale), via Lunga (zona collinare panoramica), via S Eusebio (comparto produttivo), Inalca (ambiente ), Solignano (centro sportivo, sede associazioni volontariato), Levizzano (Castello- territorio). Durante il viaggio Maleti ha spiegato il perché della sua candidatura: «Mi candido alle Primarie – ha spiegato – per dare il mio contributo alla collettività, perché la tutela del territorio e la necessità di rilanciare le nostre attività economiche, l’urgenza di dare prospettive certe alle famiglie ed in particolari ai giovani non mi possono lasciare indifferente. Viviamo un momento di estrema fragilità economica e sociale, è sotto gli occhi di tutti e a questa richiesta rispondo mettendo a servizio della collettività la mia esperienza e le mie capacità. Forte di questa esperienza è mia precisa volontà quella di andare al cuore dei problemi e trovare soluzioni concrete». “Competenza” e “libertà” sono le parole chiave che Maleti individua «per orientare le nostre azioni verso una politica rinnovata e capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro. La competenza nasce dall’esperienza, dalle relazioni, dalla conoscenza del tessuto sociale ed economico. La libertà nasce da uno sguardo aperto, svincolato da ogni condizionamento e dalla capacità di mettersi in discussione. Unire competenza e libertà non è semplice, ma nasce proprio qui la sfida di chi, come me, cerca di mantenere un atteggiamento concreto, di ascolto, che può dare dei risultati, mentre la crisi porta ad esasperare alcuni conflitti e lo scontro tra esigenze diverse. Abbiamo un bisogno immediato di un reale cambio di passo. Credo che l’esperienza sia un fatto positivo, perché è proprio grazie a questa che si possono trovare le condizioni per il buon governo del paese».

Pd e Idv fanno pace dopo il caso Chieppa


«Dal consigliere accuse personali»

CASTELFRANCO – Le critiche del consigliere Chieppa (espulso dall’Idv) all’assessora Padovan (anche lei dell’Italia dei Valori) in tema di sicurezza in città, ha rischiato di compromettere i rapporti tra Pd e Idv. La settimana scorsa infatti il segretario del Pd locale, Casagrande, commentando le richieste di dimissioni della Padovan avanzata da Chieppa, aveva parlato di «un piccolo partito dal futuro incerto» riferendosi all’Idv. Ora pare invece tornato il sereno. «La netta e precisa posizione espressa dalla segreteria provinciale dell’Idv – scrive Casagrande – mette un punto fermo sulla vicenda riguardante il consigliere Luigi Chieppa. Nel comunicato si afferma infatti che “l’ Italia dei Valori regionale e provinciale con lettera formalizzata al consigliere Chieppa, 20 giorni fa, ha comunicato la sua espulsione dal partito”. Il consigliere Chieppa ha quindi agito a titolo personale (non in rappresentanza dell’Idv), con il supporto e, probabilmente, la regia “interessata” della Lega, per attaccare l’assessore Padovan e di fatto tutta la giunta ed il sindaco sul tema della sicurezza». Il Pd ha quindi chiarito tutti questi aspetti «in un rapporto franco e diretto con i rappresentanti provinciali e locali dell’Idv». I due partiti hanno così riconfermato la volontà di proseguire nel lavoro comune, «condividendo il giudizio positivo su quanto realizzato in questi anni, a partire dal tema sicurezza, nella prospettiva delle prossime elezioni che vedono le nostre forze impegnate nella definizionedel programma elettorale a sostegno della candidatura a sindaco di Stefano Reggianini».

Legato e rapinato da 5 uomini


Armati contro un barista, bottino 2.500 euro

SAVIGNANO SUL PANARO – Nottata di paura quella vissuta due giorni fa da un barista di Savignano sul Panaro. L’uomo, titolare del bar Sport di via Claudia ha infatti raccontato ai carabinieri di essere stato rapinato da cinque persone, di origine slava (come ha riferito avendoli sentiti parlare) entrate nel suo locale pochi attimi prima della chiusura dell’attività, intorno all’1.30. I cinque, impugnando una pistola (probabilmente finta) hanno minacciato il gestore e l’hanno legato a terra; un cliente entrato in quel momento è stato chiuso in bagno. Col campo libero, hanno scardinato alcune macchine di video poker, mentre hanno trovato poco o nulla nella cassa. Bottino, circa 2.500 euro. Dopo il colpo i cinque banditi si sono dati alla macchia dileguandosi a bordo di un’auto. L’uomo è poi riuscito a liberare se stesso e lo sfortunato cliente e a dare l’allarme alle forze dell’ordine. Attraverso quello che il titolare e il cliente ricorderanno ed ad eventuali tracce lasciate sul luogo della rapina, i carabinieri cercheranno di risalire all’identità dei malviventi. Importanti saranno anche i filmati delle telecamere eventualmente presenti nelle zone intorno al bar. Attraverso un’immagine è possibile infatti risalire alla targa dell’auto utilizzata dai banditi per mettere a segno il colpo (sempre che non risulti rubata) o un particolare del loro abbigliamento o di un particolare del volto o dell’andatura. Fortunatamente né il barista né il cliente sono rimasti feriti durante il colpo.

Cinque cerchi


Pattinaggio velocità: l’Olanda senza rivali L’Olanda continua a fare incetta di medaglie alle Olimpiadi di Sochi nel pattinaggio di velocità: l’orange Stefan Groothuis ha vinto infatti la medaglia d’oro nella gara sui 1000 metri con il tempo di 1’08”39, precedendo il canadese Denny Morrison (1’08”43) e il connazionale Michel Mulder (1’08”74). Per quanto riguarda gli italiani, Mirko Nenzi si è piazzato venticinquesimo con il tempo di 1’10.32. Slittino doppio maschile: ancora Germania Dopo aver dominato la prima manche, la coppia tedesca formata da Tobias Wendl e Tobias Artl si è aggiudicata la medaglia d’oro nel doppio dello slittino ai Giochi Olimpici di Sochi, distanziando di 522 millesimi i fratelli austriaci Linger, secondi al traguardo. Il bronzo è andato invece ai lettoni Sics. Per quanto riguarda gli italiani, la coppia formata da Christian Oberstolz e Patrick Gruber ha chiuso al sesto posto, subito davanti agli altri due azzurri in gara, Ludwig Rieder e Patrick Rastner, settimi. Farrington oro nell’halfpipe donne La statunitense Kaitlyn Farrington ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali di Sochi nell’halfpipe dello snowboard, realizzando il punteggio di 91.75 nella seconda manche. Al secondo posto si è piazzata la campionessa uscente, l’australiana Torah Bright, mentre si è aggiudicata la medaglia di bronzo la connazionale Kelly Clark, alla terza medaglia olimpica personale. Le spillette ufficiali a ruba, ma non ci trovano Le spillette ufficiali dei Giochi invernali di Sochi vanno a ruba in Russia, ma mancano nel parco olimpico. Presto però, promette l’organizzazione, arriveranno anche nel negozio ufficiale di Sochi. La zecca russa ha prodotto un milione di spille in occasione delle Olimpiadi, fanno sapere gli organizzatori, e ne è già stato venduto circa il 30%. I souvenir sono stati distribuiti in mille negozi in 70 regioni della Russia, ma non nel parco olimpico. L’unico punto dove ora sono disponibili per ora è un piccolo mercato informale. Una portavoce del Comitato olimpico internazionale ha assicurato di essersi occupata personalmente della questione: «Ho chiesto garanzie – ha detto – che le spille siano sempre disponibili nel negozio ufficiale delle Olimpiadi, perché si tratta senza dubbio del souvenir più popolare dei Giochi». Colora una barriera: condannato a tre anni Un ambientalista a Sochi dovrò scontare tre anni di carcere per aver colorato una barriera con della vernice spray. Un tribunale del capoluogo regionale Krasnodar, in Russia, ha rivisto la sospensione della pena decisa nel 2012 a Yevgeny Vitishko convertendola in detenzione. L’uomo è uno degli ambientalisti che hanno fatto luce sull’impatto delle costruzioni olimpiche a Sochi 2014. Con un altro attivista, Suren Gazaryan, due anni fa era stato dichiarato colpevole di «deliberata distruzione della proprietà» per aver spruzzato la vernice su una barriera.

Gisin-Maze: un oro per 2


Per la prima volta finisce ex aequo Dada Merighetti medaglia di legno

Gioia da una parte, rammarico dall’altra. E’ un quarto posto splendente quello conquistato da Daniela Merighetti nella discesa libera femminile dei Giochi Olimpici di Sochi. Fosse una gara normale sarebbero solo complimenti per la bresciana, specie dopo la caduta nelle prove libere che le ha procurato un forte contusione ossea al ginocchio. Alle Olimpiadi però è un’altra cosa perché una medaglia di legno, la seconda dell’Italia dopo quella di Karin Oberhofer nella gara sprint del biathlon, brucia e non poco. La vittoria, per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, è andata ex aequo alla svizzera Dominique Gisin (primo oro svizzero nella specialità dopo vent’anni) e alla Slovena Tina Maze con il tempo di 1’41”57. Due avversarie in gara ma amiche nella vita che festeggiano insieme sul podio la loro «gioia incredibile». Ad occupare l’ultimo gradino disponibile, un’altra elvetica, Lara Gut, mentre la brava e sfortunata Merighetti paga 27 centesimi dalle prime ma vede sfumare il bronzo di soli 10. Davvero una disdetta. «Ho dato tutto, dall’inizio alla fine. Mi spiace per il quarto posto ma qualcuno doveva arrivarci – spiega Daniela Marighetti -. Forse avrei potuto affrontare l’ultima parte della pista in maniera diversa se avessi avuto modo di provarla un’altra volta e se fossi stata meglio negli ultimi giorni». Il suo bilancio personale, comunque, è assolutamente positivo. «Mi piacerebbe avere la medaglia al collo ma purtroppo non è così – prosegue – Questo piazzamento fa parte del gioco ma devo andarne comunque orgogliosa». «E’ una gioia incredibile» dicono invece in coro Dominique Gisin e Tina Maze. «Sono sopraffatta dalle emozioni – prosegue la svizzera – sono così felice. Non avevo neanche mai sognata una giornata del genere. Ora la sto vivendo ed è molto meglio che sognare». A fine gara la Gisin è scoppiata in lacrime dopo una telefonata con i nonni. «Stavano piangendo e così ho pianto anche io», ha spiegato. «Non mi sembra vero – le fa eco la Maze – Sognavo tutto questo fin da bambina. La prima gara di sci che ho vinto nella mia vita è stata una discesa ed oggi prima sono scendere in pista mi sono detta che sarebbe dovuta andare così». La Maze non si mostra rammaricata per la vittoria ex-aequo. «Io e Dominique siamo amiche – racconta – abbiamo la stessa mentalità e sono felice che abbia vinto con me».

Sochi 2014


Clamoroso esito tra le donne

E Pittin viene beffato dopo una rimonta straordinaria


Una beffa atroce al termine di una rimonta feroce. Alessandro Pittin non riesce a difendere il bronzo di Vancouver 2010 nella combinata nordica. Al “RussSki Gorki Jumping Center” il friulano finisce quarto con una montagna di rimpianti. Dopo i, soliti, problemi nel salto ed il 25° posto che sembrava tagliarlo fuori dalla lotta per le medaglie, Pittin è autore di un vero e proprio show nella 10km di fondo. Fare il miglior tempo però non gli basta per superare la concorrenza del norvegese Krog, terzo alle spalle dei dominatori, il tedesco Frenzel ed il giapponese Watabe, rispettivamente oro ed argento. La gara di Pittin (partito con 1’12” di distacco dai primi) è uno spot al coraggio ed all’abnegazione. Come nelle migliori speranze dopo soli 2.5 km della prova di fondo il gruppo alle spalle dei due battistrada si compatta. E’ la situazione migliore per l’azzurro ed il suo compagno di squadra Lukas Runggaldier, ottimo settimo al traguardo. Il ragazzo di Tolmezzo inizia a menare la danze ed ai 6.5 km transita terzo a 12” dai dominatori. Ora ed argento sono fuori portata, ma la riconferma del bronzo assolutamente no. Non sempre, però, le ciambelle riescono con il buco ed a fermare Pittin è un piccolo ma costoso errore di strategia. «L’ho persa nell’ultima discesa perché non sono riuscito a superare il norvegese ed ancora di più in precedenza nell’ultima salita dove Moan ha fatto da ‘tappo’ per il connazionale Krog (terzo al traguardo, ndr)», spiega.

Pattinaggio: doppietta russa


La Russia fa doppietta (oro e argento) alle Olimpiadi Invernali di Sochi nel programma libero a coppie del pattinaggio di figura. La coppia formata da Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov infatti ha ottenuto un punteggio complessivo di 236,86 arrivando davanti ai connazionali Ksenia Stolbova e Fedor Klimov, staccati di 18,18 punti. Sul gradino più basso del podio la Germania, con Aliona Savchenko e Robin Szolkowy, quattro volte campioni del mondo, che si sono dovuti accontentare del bronzo per la seconda Olimpiade consecutiva. Undicesimi gli italiani Stefania Berton e Ondrej Hotarek.

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