Home Blog Pagina 9456

In breve


New York, carte di identità ai clandestini Schiaffo del nuovo sindaco di New York de Bill de Blasio ai repubblicani. La città rilascerà carte d’identità anche agli immigrati clandestini. «A tutti i miei concittadini che sono degli immigrati senza documenti: questa città è casa vostra», ha annunciato il primo cittadino. Uno schiaffo alla destra che in questo momento al Congresso sta bloccando una riforma proposta da Barack Obama. Anche il presidente vuole creare vie più veloci per il permesso di soggiorno e la cittadinanza, ma finché la destra è maggioritaria alla Camera il percorso è impraticabile. Berna, entro il 2014 le leggi sull’immigrazione Entro la fine del 2014 il governo svizzero presenterà la proposta di legge che imporrà limiti all’immigrazione, come stabilito dal referendum del fine settimana. I leader del governo, che erano contrari alla consultazione popolare, hanno dichiarato che tenteranno anche colloqui esplorativi con l’Unione Europea su un pacchetto di accordi che subirà conseguenze dal referendum, tra cui la libera circolazione delle persone e dei beni alle frontiere. Dall’Ue intanto continua la minaccia di fare saltare importanti accordi commerciali.

Relazioni pericolose


Succede nel mondo

Coree, nuovi colloqui Segni di disgelo


Funzionari di alto rango di Pyongyang e Seul si sono incontrati ieri ai confini tra i due Paesi, per i più importanti colloqui in diversi anni. Gli ufficiali sudcoreani hanno a cuore i ricongiungimenti tra le famiglie divise dai tempi della guerra di Corea. I ricongiungimenti sono sospesi da tre anni e a settembre il Nord li aveva annullati all’ultimo momento.

Marò, lo scontro Italia-Onu «Intervento o ripercussioni»


Un’odissea quella dei militari di Marina Salvatore Girone e Massimiliano Latore, di cui proprio sabato ricorre l’anniversario dell’inizio. Il secondo. Dopo addirittura quasi due anni, fino alla scorsa settimana, la Corte Suprema indiana non aveva ancora espresso formalmente un capo di imputazione. Finalmente è arrivato. Con la beffa: l’accusa è di terrorismo. La vicenda questa settimana ha assunto proporzioni internazionali per non dire intercontinentali dopo che anche l’Unione Europea ha chiarito all’India che il capo di imputazione è inaccettabile perché fa apparire il nostro Paese come un Paese di terroristi. Fino a qui tutto – se si può dire – nella norma – se non fosse che ad agitare le acque è stato il segretario dell’Onu Ban-ki Moon secondo il quale l’affair è una questione prettamente «bilaterale». Insomma, se la devono sbrigare India e Italia. Ieri, in mattinata, il presidente del Senato Pietro Grasso, ha sospeso la seduta dell’Aula, come richiesto all’unanimità, dopo il dibattito innescato dalla richiesta di sospensione dell’esame del dl missioni in attesa che il ministro degli Esteri Emma Bonino riferisca oggi sugli orientamenti del governo dopo le parole del segretario generale dell’Onu Ban-ki Moon. «Non potremmo che vedere intrinsecamente legate le vicende di questo pronunciamento giudiziario con il nostro impegno internazionale», sostiene il ministro della Difesa Mario Mauro. Insomma, l’Italia non aiuterà più l’Onu nelle missioni internazionali se l’Onu non riconoscerà – e dunque aiuterà l’Italia – la dimensione internazionale della vicenda. «Sul caso dei Marò il governo – aveva premesso Mauro – ha impostato una azione chiara: è l’internalizzazione del caso, quindi il braccio di ferro con le Nazioni Unite va vinto per questo. Non si può pensare che questa questione sia una questione solo tra Italia e India, per una semplice ragione – spiega -. Si tratta di due militari che sono impegnati in una missione, che è sì una missione nazionale, ma che risponde a una esigenza di una collettività globale, che è quella di porre un argine alla pirateria e al terrorismo». In conclusione: «Nell’audizione che ho fatto in Parlamento qualche giorno fa – ha precisato – ho spiegato che noi abbiamo circa 7mila uomini in giro per il mondo, impegnati in 21 nazioni e in 26 missioni differenti».

Francia, la destra di Le Pen piace a un cittadino su tre


Più di un francese su tre, il 34%, aderisce «alle idee del Fronte Nazionale», l’estrema destra di Marine Le Pen. L’ultimo sondaggio Tns Sofres fornisce, sul tema, la cifra più alta di sempre e in costante aumento, dal 22% del 2011, quando Marine Le Pen arrivò alla testa del partito al posto del padre Jean-Marie, al 31% nel 2012, al 32% nel 2013. Il 56% degli intervistati ritiene che «comprenda i problemi quotidiani dei francesi» e il 40% che abbia «idee nuove per risolverli». Il fronte degli euroscettici è dunque ormai molto ampio e ha assunto i contorni di un movimento importante, che dopo il voto del referendum svizzero sull’immigrazione ha acquisito ancora più forza trovando nuovi spunti per attaccare un sistema che, nei fatti, pare piuttosto difettoso. Proprio il partito di Le Pen è da sempre impegnato nella lotta contro l’euro e le politiche della Banca Centrale Europea. Appuntamento alle elezioni europee di maggio.

Ftse-Mib oltre la soglia psicologica dei 20000 punti


In scia all’asta dei Bot (vedere articolo a pagina 25), il Ftse-Mib ha chiuso ieri con un rialzo dell’1,3%, a quota 20.144 punti. Dal luglio del 2011, ovvero dall’ultima grande crisi dei debiti sovrani, è stata la seconda volta, dopo un accenno alla metà di gennaio, che il principale listino milanese ha superato quota 20mila, una soglia psicologica. Qualche aiuto è giunto dagli Stati Uniti: James Bullard, il presidente della Federal reserve di Saint Louis, si è definito ottimista sulle prospettive dell’economia a stelle e strisce, che quest’anno dovrebbe crescere del 3%, o anche di più. E la numero uno centrale della Fed, Yanet Jellen, si è detta disposta a sostenere tale ripresa. Infine, giova l’avanzo commerciale della Cina, passato a gennaio da 25,6 a 31,9 miliardi di dollari.

Alta finanza


Cosa succede a Piazza Affari e dintorni

Proto, multe da 4,5 milioni di euro


Consob stanga l’italo-svizzero (sedicente) attivista di Borsa

Alessandro Proto e le società a lui riconducibili, salvo eventuale, diverso avviso della magistratura civile, dovranno pagare multe per 4,5 milioni di euro. Lo ha stabilito la Consob, che ha punito il 39enne finanziere di origine pugliese per avere in più occasioni, tra il 2010 e l’inizio del 2013, annunciato per via mediatica, ad esempio tramite comunicati stampa ripresi subito dai quotidiani nazionali, operazioni di acquisto e vendita di partecipazioni in società quotate a Milano. Le supposte operazioni sarebbero state condotte da Proto medesimo o da terzi di cui lui si diceva consulente; ma, alla prova dei fatti, non sarebbero risultate vere. Da questo comportamento, che l’autorità ha ritenuto doloso, sarebbero dunque derivate delle manipolazioni del mercato, delle alterazioni del corso di dodici titoli molto in vista sul listino meneghino. Da Tod’s a Fiat, da Mediaset a UniCredit e Mps, da Mediobanca a Generali e FonSai, senza dimenticare il mondo stesso della comunicazione: TiMedia, Editoriale L’Espresso, Il Sole 24 Ore e Rcs. Riguardo quest’ultima azienda, addirittura, il rampante manager, dopo essersi detto in possesso del 2,77%, il 2 ottobre 2012 parlò della costituzione di un patto parasociale, da lui presieduto e che avrebbe riunito quattro investitori a lui vicini. L’autorità di vigilanza, nello specifico, ha inflitto tre sanzioni, ciascuna da 1,5 milioni di euro. La prima è toccata a Proto medesimo; la seconda alla Pa Group, con sede a Chiasso, in Svizzera; la terza alla Proto Organization di Londra. Le due società devono però rispondere in solido per quanto riguarda la multa al finanziere come persona fisica. I pagamenti sono previsti entro sessanta giorni, a meno che non si presenti ricorso: nello specifico, la giurisdizione spetta alla Corte d’Appello di Milano. In serata, come ha riferito Il Sole 24 Ore Radiocor, Proto, che pure non avrebbe inviato le proprie controdeduzioni alla Consob, ha in effetti detto di voler andare davanti alla magistratura, convinto che «la verità verrà fuori», in quanto «mai nella storia della finanza italiana era stata comminata una sanzione così alta senza alcun riscontro tangibile». Il diretto interessato, peraltro, ha detto di aver ricevuto la notifica di sanzioni per ‘soli’ 3 milioni. Poi ha parlato di altri 400mila euro, che però sono quelli inflittigli dall’autorità presieduta da Giuseppe Vegas a gennaio: in quel caso, la motivazione era l’ostacolo all’autorità di vigilanza. Per il finanziere, un ex bocconiano spesso alla ribalta nazionale nell’ultimo quadriennio, anche come possibile candidato al vertice del Pdl, è arrivata inoltre l’interdizione dal ricoprire cariche societarie per ventotto mesi.

La solidarietà dei commercianti parte dell’incasso agli alluvionati


CASTELNUOVO – San Valentino e solidarietà: nel giorno dedicato agli innamorati, i negozi di Castelnuovo e Montale aderenti a “Castelnuovo Immagina” sostengono i commercianti delle zone alluvionate. Una parte degli incassi del 14 febbraio, infatti, sarà destinato a concrete azioni di solidarietà verso i comuni colpiti dall’alluvioni dei giorni scorsi. I negozi associati a Castelnuovo Immagina che aderiscono all’iniziativa sono 39 (26 a Castelnuovo e 13 a Montale) e sono riconoscibili dall’esposizione di un’apposita locandina. Questo l’elenco: a Castelnuovo La bambola di pezza, Bar piadineria Marilyn, A tavola con Marco, Vivai Mattioli, Pasticceria Caffetteria Monica, E..dico..lele (edicola P.zza Bertoni), Profumeria Silvia Cavani, Bar Centrale, Forno da Barbara, Folle Follia, Bar Caffè della Piazzetta, Fosca e Barbara parrucchiere, Tabaccheria Venturelli, Il forno di Levizzano, Rosa dei Venti carto-libreria, Salute Store sanitaria, La bottega della pasta, Gelateria caffetteria Blue Moon, La Bugnesa, Carmen e Max Tattoo, Bar Nuovo, Mara Acconciature, Esselle Pneumatici, Caffetteria della Posta, L’angolo delle donne, Mini Bar. A Montale: Gelateria Antartide, Forno Montale, Pizzeria da Patrizio, Mani di fata, Bar Sport, F.lli Sereni arredamenti, Ristorante pizzeria Il Portichetto, Farmacia San Michele, Bar gelateria K2, Macelleria Bovina, Agenzia Gibellini Assicurazioni, Gioielleria Ferrari, La bottega di Montale. A Marano sul Panaro invece, sempre il giorno di San Valentino si aderirà all’iniziativa “Mi illumino di meno”. Venerdì dalle 18 aperitivo a luce di candela, al bar Sport, caffetteria centrale e bar Jessica. E in piazza Matteotti dalle 18 lo spazio comune e via Cavarola si spegneranno in un simbolico “silenzio energetico” illuminate dalle candele. L’amministrazione invita tutti i cittadini a spegnere tutte le luci non necessarie per dare un segnale di rispetto ambientale nel giorno promosso sul risparmio.

Maleti, presentazione itinerante per illustrare i progetti per la città


CASTELVETRO – Presentazione itinerante per la candidatura alle primarie Pd di Castelvetro di Roberto Maleti (i suoi concorrenti sono Campana e Franceschini). Classe 1956 (tra l’altro compirà gli anni proprio il giorno delle primarie, il 2 marzo) è veternario alla Ausl di Modena e ha iniziato la attività politica nel 1985. A bordo di un furgoncino sul quale ha caricato un gruppo di giornalisti, è partito ieri mattina da piazza delle Mura per poi toccare punti chiave di Castelvetro e delle frazioni per illustrare le sue idee per la città. Fra questi, il Polo scolastico (scuola – sociale), via Lunga (zona collinare panoramica), via S Eusebio (comparto produttivo), Inalca (ambiente ), Solignano (centro sportivo, sede associazioni volontariato), Levizzano (Castello- territorio). Durante il viaggio Maleti ha spiegato il perché della sua candidatura: «Mi candido alle Primarie – ha spiegato – per dare il mio contributo alla collettività, perché la tutela del territorio e la necessità di rilanciare le nostre attività economiche, l’urgenza di dare prospettive certe alle famiglie ed in particolari ai giovani non mi possono lasciare indifferente. Viviamo un momento di estrema fragilità economica e sociale, è sotto gli occhi di tutti e a questa richiesta rispondo mettendo a servizio della collettività la mia esperienza e le mie capacità. Forte di questa esperienza è mia precisa volontà quella di andare al cuore dei problemi e trovare soluzioni concrete». “Competenza” e “libertà” sono le parole chiave che Maleti individua «per orientare le nostre azioni verso una politica rinnovata e capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro. La competenza nasce dall’esperienza, dalle relazioni, dalla conoscenza del tessuto sociale ed economico. La libertà nasce da uno sguardo aperto, svincolato da ogni condizionamento e dalla capacità di mettersi in discussione. Unire competenza e libertà non è semplice, ma nasce proprio qui la sfida di chi, come me, cerca di mantenere un atteggiamento concreto, di ascolto, che può dare dei risultati, mentre la crisi porta ad esasperare alcuni conflitti e lo scontro tra esigenze diverse. Abbiamo un bisogno immediato di un reale cambio di passo. Credo che l’esperienza sia un fatto positivo, perché è proprio grazie a questa che si possono trovare le condizioni per il buon governo del paese».

SOCIAL

13,458FansMi piace
214FollowerSegui
100IscrittiIscriviti