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mercoledì, Aprile 30, 2025
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SANITA’ A MODENA, STABILIZZAZIONI E ASSUNZIONI: ACCORDO AUSL-SINDACATI


Nel video le interviste a:

  • Giulia Casamassima, Responsabile Sanità Fp-CGIL Modena
  • Daniela D’Eredità, UIL-Fpl Sanità Modena-Reggio

Accordo firmato per stabilizzazioni, assunzioni e aumenti economici.
Ausl di Modena e sindacati hanno trovato l’importante accordo: per quanto riguarda le stabilizzazioni, in particolare, i sindacati annunciano la pubblicazione di bandi rivolti al personale a tempo determinato che aveva prestato servizio nel periodo del Covid: si comincerà subito con 25 assunzioni, ma è di almeno un centinaio il numero degli operatori che hanno maturato i requisiti di legge, 48 mesi di servizio durante la pandemia.
Oltre alle stabilizzazioni, l’Azienda Sanitaria di Modena si impegna ad assumere un numero identico di personale anche dalle graduatorie da concorso ancora in vigore. Inoltre, è stato trovato l’accordo anche sull’aumento del 10% sulle retribuzioni degli incarichi già esistenti.

LUTTO NELLA DIOCESI, SI E’ SPENTO MONS. EZIO NICIOLI


Lutto nella Chiesa di Modena-Nonantola per la morte di Mons. Ezio Nicioli, fondatore e direttore per 42 anni del Coro San Lazzaro di Modena, nonché sacerdote dell’omonima parrocchia. È scomparso ieri, all’età di 94 anni. Era il prete più anziano della diocesi. Don Nicioli ha svolto il suo ministero partendo da San Faustino. Dal 1968 fu vicario sostituto nella parrocchia di San Lazzaro e ne divenne parroco nel 1969, dove rimase fino al 2000. In seguito, è stato collaboratore nella parrocchia di Riolunato. Lo ricordano nella preghiera l’arcivescovo Erio Castellucci e il presbiterio diocesano. Le esequie oggi alle 14 nella chiesa di San Giacomo Maggiore a Riolunato.

 

SCIOPERO DEI BUS, A MODENA CORSIE DESERTE E PENDOLARI IN ATTESA


Com’era previsto lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale senza fasce di garanzia si è fatto sentire e non poco. In uno dei luoghi della città più frequentati dai pendolari la situazione era drammatica. Davanti la stazione dei treni, le persone arrivate a Modena si sono ritrovate appiedate: nelle 4 corsie dedicate agli autobus gli schermi non segnavano alcun mezzo in arrivo. E le attese, di solito intorno ai 10 minuti, sono arrivate a superare i 40. In circa mezz’ora solo due autobus sono passati. Con il trascorrere dei minuti molti utenti hanno iniziato ad arrendersi, scegliendo di prendere un taxi, o chiamando qualcuno per farsi venire a prendere in macchina, altri sono andati a piedi. Le uniche corse garantite da Seta si sono concentrate negli orari scolastici, principalmente tra le 6 e le 8 e tra le 12 e le 15. Tutte le altre sono state effettuate a discrezione dei singoli autisti che hanno deciso di aderire o meno allo sciopero. E l’astensione è stata alta

VENERDI’ NERO, PROTESTA A ROMA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE


Autobus, metro e treni locali fermi, per 24 ore, in tutta Italia. È arrivato il venerdì nero per il trasporto pubblico locale: anzi nerissimo. Lo sciopero indetto per tutta la giornata di oggi non prevede fasce di garanzia; le corse sono assicurate solo per i servizi assolutamente indispensabili, quindi appena il 30% di quelli disponibili. Una protesta forte che si affianca a una manifestazione a Roma da parte degli autisti aderenti alle sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl per lanciare un messaggio altrettanto forte. Due le richieste all’esecutivo che si alzano dal presidio davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove stamattina sono arrivate anche delegazioni modenesi: la prima riguarda il rinnovo del contratto nazionale, scaduto ormai da un anno. La difficoltà da parte delle aziende nella ricerca di personale è legata anche a questo, dicono le sigle: gli autisti scappano da società che rifiutano un rinnovo contrattuale in grado di renderle più attrattive a livello salariale e di condizioni di lavoro. La seconda richiesta è quella di investire maggiormente sul trasporto pubblico locale, immettendo risorse adeguate nel Fondo nazionale trasporti, fondo che, lamentano le sigle, negli ultimi anni ha perso circa il 21% della sua dotazione. Una situazione che non permette di garantire i fabbisogni dell’utenza, sempre più disaffezionata al tpl nonostante la necessaria transizione green. E non permette di trovare nuovi autisti, alle prese con stipendi al palo e, in città come Modena, nemmeno commisurato al costo della vita. Il rischio, dicono i manifestanti, è che senza un deciso cambio di marcia si vada verso il collasso del trasporto pubblico

US SASSUOLO, BERARDI E’ L’UOMO IN PIU’: FINO A QUANDO?


Quando il Sassuolo non riesce a vincere, poi ci pensa Berardi.
E’ successo così domenica pomeriggio: al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, la squadra allenata da Fabio Grosso stava faticando a venire a capo del volitivo Mantova di Davide Possanzini, quando all’improvviso – poco dopo il quarto d’ora – Domenico Berardi si è inventato un’incursione in area e il difensore virgiliano Panizzi lo ha steso. Rigore.
Rigore generoso, secondo quelli del Mantova e pure secondo altri osservatori neutrali. Dagli 11 metri, la responsabilità se l’è presa lui: e Berardi non ha fallito il colpo, realizzando il penalty, regalando la vittoria (e l’ottavo risultato utile consecutivo) al Sassuolo.
Complice il lungo infortunio, Berardi non segnava dal 17 dicembre 2023: una doppietta su rigore contro l’Udinese.
Che Berardi sia un valore aggiunto di questa squadra – che aveva ingranato anche prima del rientro del numero 10, va detto – non ci sono dubbi: lo ha confermato anche il ds dei neroverdi, l’ex calciatore Francesco Palmieri, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
“E’ un campione, è illuminante in ogni partita, con lui sentiamo di avere qualcosa di diverso”, ha detto Palmieri. E i fatti gli stanno dando ragione: non solo per Berardi, beninteso, ma per tutta la squadra costruita, di cui Berardi è ora la ciliegina sulla torta.

Ma fino a quando Berardi resterà al Sassuolo? Fino a fine campionato o solo fino al mercato di gennaio?
Berardi sogna il grande club e la Champions – lo ha detto in un’intervista – ma il ds del Sassuolo, Palmieri, per ora non ci pensa: “Non guardiamo troppo lontano, per ora siamo orgogliosi di avere Berardi qui con noi”.

SCIOPERO TPL, VENERDI’ NERO: SOLO IL 30% DELLE CORSE SARANNO GARANTITE


Sarà un venerdì nero per il trasporto pubblico locale. Lo sciopero nazionale di 24 ore indetto per domani dalle segreterie nazionali dei sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl si svolgerà senza il rispetto delle fasce di garanzia, preannunciando forti disagi per chi si sposta in autobus. L’azienda di trasporto pubblico modenese ha tuttavia annunciato sul proprio sito quali corse saranno assicurate: la normativa prevede infatti che vengano garantiti almeno i servizi minimi di trasporto urbano ed extraurbano mediante l’impiego del 30% del personale viaggiante. Lo sforzo sarà concentrato nel garantire le corse extraurbane negli orari maggiormente utilizzati dagli studenti. Meno di 150 i bus urbani che domani saranno assicurati all’interno della città di Modena. A rischio anche i pendolari di Gigetto, ma in questo caso le fasce di garanzia restano in vigore, con corse “salve” dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Un venerdì nero che si apre per chiedere il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da quasi un anno e per domandare al Governo azioni concrete per un settore al collasso, tra carenze di organico e condizioni di lavoro sempre più insostenibili. Ad oggi per il fondo nazionale sono previsti 120 milioni di euro e in Commissione Trasporti è stato bocciato dalla maggioranza un emendamento per aumentarlo a 800 milioni di euro. Un atto ritenuto “prepotente e arrogante che colpisce gli enti locali” secondo il sindaco Massimo Mezzetti che aggiunge che per Modena si tratta di una notizia negativa, ancora di più nell’attuale situazione di SETA. Domani a Roma è prevista una manifestazione dei sindacati con delegazioni provenienti anche da dalla nostra città.

“SUPEREROI” IN AZIONE, TRE MODENESI SVENTANO UNA RAPINA AL LUCCA COMICS


Nel video l’intervista all’Impersonator Marco Spatola

Un “colpo” da film ha acceso l’ultimo giorno del Lucca Comics & Games, ma questa volta i protagonisti non erano personaggi di fantasia: tre modenesi vestiti da Avengers, i supereroi della Marvel. Sono loro ad aver sventato una rapina nella notte tra domenica e lunedì in un bar, il “Pult” in pieno centro a Lucca, ancora gremito di appassionati e cosplayer provenienti da tutta Italia, nonostante mancassero pochi minuti alle 2. A guidare la carica dei difensori, Marco Spatola, alias Iron Man. Le telecamere del locale hanno immortalato la scena. I due intrusi hanno fatto il loro ingresso incappucciati e muniti di torce, sperando di approfittare della confusione per svaligiare il registratore di cassa e sottrarre gli incassi della giornata. Fino a quando, non si sono però trovati di fronte i volti di Iron Man, Spiderman e Captain America. L’unica possibile via di fuga? La finestra della cucina. Un’avventura a lieto fine che i tre non scorderanno facilmente. Non se la dimenticherà neppure il titolare del bar, che ha voluto scattare con i suoi “supereroi” un selfie ricordo.

TERREMOTO TRUMP, IL MADE IN ITALY SI PREOCCUPA. PAURA PER LO SPETTRO DI DAZI


Nel video l’intervista a Giordano Costantini, Responsabile settore tecnico Coldiretti Modena

Un vero e proprio terremoto che inevitabilmente rischia di coinvolgere anche l’economia del nostro territorio. Con il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti si riaccende l’incubo dei dazi e delle guerre commerciali. In campagna elettorale aveva promesso tariffe fino al 20% su tutte le importazioni europee ed ora la minaccia si fa concreta, piombando sul Made in Italy come un fulmine a ciel sereno. A pagarne le conseguenze più salate, saranno i Paesi più votati alle esportazioni, a cominciare dall’Italia e soprattutto dall’Emilia Romagna. Infatti proprio le nostre eccellenze agroalimentari, vedono negli Stati Uniti uno dei principali mercati di Export e valgono da soli il 16,5% delle merci italiane vendute negli Usa. L’anno scorso le esportazioni verso gli Usa hanno superato i 10,3 miliardi in valore, più di Germania e Francia. Nel 2023 i primi prodotti esportati verso gli Stati Uniti sono state proprio le automobili di Modena e Bologna, che da sole valgono quasi 1,5 miliardi, seguite da medicinali e varie tipologie di macchine. Senza contare che da solo l’agroalimentare emiliano romagnolo vale invece 189 milioni di export.

 

MODIFICHE ALLA VIABILITÀ PER LA PARTITA MODENA-CARRARESE


In occasione della partita di calcio Modena-Carrarese, in programma sabato 9 novembre alle 15 allo Stadio “Alberto Braglia”, saranno operate alcune limitazioni alla circolazione e alla sosta. E per chi sceglie di raggiungere lo stadio in bicicletta è nuovamente attivo il servizio di deposito sorvegliato e gratuito collocato accanto al Braglia previsto dal progetto “In bici allo stadio”.
Sulla base di quanto definito dal Gos, Gruppo Operativo Sicurezza coordinato dalla Questura di Modena, dalle 8 di sabato scatteranno i divieti di sosta in piazza Tien An Men, in viale Monte Kosica, viale Montecuccoli e via Fontanelli. Dalle 10, inoltre, la stessa piazza, viale Monte Kosica, viale Montecuccoli e via Fontanelli saranno progressivamente chiuse al transito. Sospensioni della circolazione saranno operate anche in zona Stazione. Per chi si sposta da nord a sud di Modena è consigliato il transito sul cavalcavia di via Ciro Menotti, se diretto in zone centrali, o per la tangenziale se diretto in zone più periferiche. È consigliato raggiungere la Stazione dei treni dal lato di Porta Nord.
Già dalle 12 di venerdì 8 novembre in piazza Tien An Men, inoltre, sarà vietata la sosta in una porzione del piazzale, che verrà riservata alla sosta dei mezzi ingombranti per le riprese delle emittenti televisive e dell’apparato utilizzato per il Var.
Per la partita Modena–Carrarese sarà attivo lo spazio custodito messo a disposizione dei tifosi gialloblù per favorire l’accesso in bici all’area dell’impianto nelle fasce temporali legate agli incontri di calcio. Il deposito situato sotto la tribuna del prospiciente parco Novi Sad può ospitare in sicurezza oltre un centinaio di veicoli ed è aperto da un’ora prima della gara a mezz’ora dopo la fine del match.
Il servizio di deposito e presidio è gestito dai volontari dell’associazione Ciclofficina popolare – Rimessa in movimento col supporto dei giovani coinvolti nel progetto “Antenne”, ovvero i ragazzi che effettuano attività di volontariato sul territorio a fronte della possibilità di alloggiare con un affitto agevolato in alcuni appartamenti messi a disposizione dall’Amministrazione nel complesso R-Nord. “In bici allo stadio” si inserisce nelle azioni promosse dall’Amministrazione comunale per incentivare spostamenti sostenibili, scoraggiando l’utilizzo dell’auto soprattutto quando si tratta di affrontare brevi tragitti, ed è sviluppato in collaborazione con il Modena Fc e Ciclofficina popolare.

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