Tra cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, nel 2024 in Emilia-Romagna sono state autorizzate 60,5 ore di ammortizzatori sociali. I numeri, che emergono dalla pubblicazione dell’Osservatorio INPS, se rapportati al 2023 segnano un aumento del 54,7%. Cifre che danno una ulteriore stima della crisi che lo scorso anno ha colpito diversi settori, come quello tessile, ceramico, meccanico. Il comparto artigiano nel 2024 rispetto all’anno precedente ha quasi raddoppiato le ore di cassa integrazione. La Cgil regionale sottolinea come questi numeri siano tra i più alti e preoccupanti dalla fine dell’emergenza pandemica, in un trend nazionale in cui le ore di ammortizzatori sociali autorizzate sono salite del 21%. A preoccupare ulteriormente la sigla è l’aumento che in Emilia-Romagna si è registrato nell’ultimo quadrimestre dell’anno, da settembre a dicembre. A influire è di nuovo il contesto internazionale, la crisi della manifattura tedesca e il generale rallentamento dell’economia italiana che per il sindacato sta mettendo a dura prova la tenuta del sistema manifatturiero a livello regionale. Al Governo la richiesta di porre la crisi industriale tra le priorità, senza riproporre la ricetta dell’austerità