Nel video l’intervista a Valter Caiumi, Presidente Confindustria Emilia

Migliorano, anche se timidamente, le previsioni delle imprese intervistate da Confindustria Emilia per il quarto osservatorio sull’emergenza Covid. Rimane tuttavia in sofferenza la stragrande maggioranza delle attività. Ad oggi, ancora il 79% delle imprese prevede un calo di fatturato pari o superiore al 20%. Una previsione andata nei mesi migliorando, dato che a marzo sconfortava il 94% delle aziende. Confindustria Emilia, sulla base delle risposte di 903 aziende, ha fatto un bilancio di agosto e un previsionale di settembre. Durante l’ultimo mese estivo circa il 24% delle aziende intervistate ha deciso di non chiudere l’attività impiegando il 29% dei dipendenti; numero inferiore rispetto al 33% che a giugno aveva dichiarato di non voler chiudere per recuperare il terreno perduto. Nel mese di settembre invece il 70% delle imprese prevede di rinunciare del tutto allo smart working, mentre ancora il 37,2% mette in conto di ricorrere alla cassa integrazione per un totale di circa 21.500 lavoratori. In questo quadro, l’attenzione ora è rivolta all’autunno, che secondo gli esperti porterà probabilmente un aumento dei contagi. Per riprendersi da una crisi senza precedenti, fondamentale è il corretto utilizzo delle risorse europee, per le quali il presidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi, auspica da parte del Governo la creazione di appositi gruppi di lavoro.