Nel video l’intervista a Valter Caiumi, Presidente Confindustria Emilia
Se i dati di maggio sono migliori rispetto a quelli di marzo, il quadro resta tuttavia ancora molto critico per le imprese del nostro territorio. È quanto emerge dall’osservatorio di Confindustria sull’emergenza Covid di maggio, i cui risultati sono stati presentati in videoconferenza stamattina dal presidente Valter Caiumi.
Dalle risposte di 879 imprese sulle 3300 associate, è emerso un quadro meno negativo rispetto alle precedenti rilevazioni del 31 marzo e del 30 aprile ma in ogni caso estremamente critico. Sono solo il 14% delle imprese che nel mese di maggio hanno ipotizzato, e rimane comunque una previsione di mercato, di non avere una flessione del fatturato annuo e di essere conseguentemente in linea con i volumi dell’anno scorso. A marzo la percentuale delle imprese era addirittura del 6% contro un 9% del mese di aprile.
Rimane ancora drammatico il quadro che emerge sul fronte della cassa integrazione guadagni ordinaria, anche se i numeri mostrano segnali di un timido miglioramento: il 63% delle aziende ha ricorso in maggio alla CIGO contro il 79% di aprile e il 69% di marzo. Una situazione aggravata dai ritardi nell’erogazione dei sussidi e dal fatto che molte aziende hanno dovuto anticiparla, situazione evidenziata a gran voce dal presidente di Confindustria nazionale Carlo Bonomi e confermata anche in Emilia dal presidente Caiumi.
Per cercare di recuperare il fatturato perduto in questi mesi il 33% delle aziende intervistate ha deciso di non chiudere la propria attività, nel mese di agosto. Attività che comporta un impego del 38% dei dipendenti.