Nel video l’intervista a Stefania Ascari, Direttrice distretto sanitario di Carpi
Le strutture ospedaliere modenesi si potenziano, spostano reparti, aumentano posti letto ma soprattutto si coordinano per offrire a tutti i pazienti del territorio un adeguato ricovero in base alla gravità della malattia. In provincia oltre a Pavullo, Mirandola, Vignola e Sassuolo che già da tempo hanno allestito aree COVID è in corso di organizzazione presso la Casa della Salute Regina Margherita di Castelfranco un’area dedicata ai pazienti positivi che possano essere accolti in Ospedale di Comunità. Si tratta di una struttura intermedia che garantisce l’assistenza infermieristica e che prevede la presenza di un medico che quotidianamente monitora i pazienti. Così come avviene già all’Ospedale di comunità di Fanano anche a Castelfranco si aiuterà un certo tipo di pazienti che a seguito della dimissione dall’Ospedale, non possono rientrare al domicilio. Continue riorganizzazioni sono in corso anche all’Ospedale Ramazzini di Carpi dove per curare il Coronavirus sono stati allestiti tre diversi reparti. Spazi per la cura dei pazienti e personale; ma per le cure servono come noto anche dispositivi medici e a questo proposito al Ramazzini di Carpi sono in arrivo dieci caschi.