Dopo la logistica, anche il settore della lavorazione carni. Si espandono nella nostra regione i focolai di nuovi positivi al Covid e così l’Emilia Romagna deve correre ai ripari. L’assessore alla sanità Raffale Donini ha annunciato l’adozione di un’ordinanza regionale che stabilisce l’obbligo dei test sierologici o dei tamponi a tappeto nei due settori. Un provvedimento che riguarda più di 70mila lavoratori in Emilia Romagna. E’ infatti salito a 29 il numero dei contagiati da Covid-19 tra i dipendenti del prosciuttificio Maccaferri di Castelnuovo e fra i loro contatti stretti. Un numero più che raddoppiato, dagli 11 di sabato, con 18 nuovi casi fatti registrare nel bollettino domenicale. Nessuno dei nuovi contagiati è stato ricoverato al Policlinico, mentre tra gli 11 lavoratori già tra i contagiati, due sono in ospedale. L’impennata è dovuta alla campagna di screening della Ausl che ha portato a effettuare 46 tamponi tra i contatti stretti dei dipendenti dell’azienda di Castelnuovo. L’Ausl ha comunicato di aver attivato i percorsi previsti, che prevedono l’isolamento di tutti i positivi e dei loro contatti stretti. Immediata anche l’ispezione in azienda con la sanificazione completa di tutti gli ambienti. Saranno poi effettuate anche ispezioni nelle aziende di lavorazione carni del territorio modenese. Intanto ieri, di pari passo con l’aumento regionale, che ha fatto registrare 71 nuovi casi, anche a Modena la curva si è impennata fino a quota 21: oltre ai 18 casi legati alla Maccaferri di Castelnuovo, ci sono stati tre nuovi contagi: un residente a Modena rientrato dall’estero e ricoverato, un vignolese, anche lui appena rientrato da un viaggio estero, e un contatto stretto di un caso positivo individuato nei giorni scorsi.
ORDINANZA IN ARRIVO. TEST SIERLOGICI PER GLI ADDETTI DELLA LAVORAZIONE CARNI
Dopo gli ultimi preoccupanti focolai, fra cui quello in aumento del prosciuttificio Maccaferri di Castelnuovo che ora conta 29 casi di Covid, la Regione emanerà un’ordinanza che stabilisce l’obbligo dei test sierologici o dei tamponi a tappeto nelle aziende di lavorazione delle carni