Una sproporzione enorme fra i redditi dichiarati e i bene accumulati negli anni ha portato al sequestro di beni immobili e disponibilità finanziarie per oltre un milione di euro ai danni di un imprenditore 72enne originario della provincia di Reggio Emilia – formalmente residente in Romania – ma di fatto dimorante a Sassuolo. Il profilo dell’uomo è quello di un grande evasore seriale, l’ultima sua condanna per reati tributari risale al maggio 2019 ma la storia criminale dell’imprenditore inizia alla fine degli anni ’70 e secondo le indagini della Guardia di Finanza si protrae, fra condanne per bancarotta e altri reati finanziari, fino ad oggi. Gli accertamenti dei finanzieri di Sassuolo scattati durante l’operazione “Trono di Stracci” hanno rilevato come il 72enne per oltre 40 anni abbia sostenuto un tenore di vita molto superiore ai redditi dichiarati che in alcuni anni risultavano essere sotto la soglia di povertà. Mentre attraverso intestazioni fittizie l’imprenditore aveva acquistato una Ferrari e un’imbarcazione da diporto, oltre a diversi immobili conditi da investimenti finanziari e assicurativi. Le investigazioni patrimoniali svolte hanno appurato una sproporzione di 7 milioni di euro fra tra redditi dichiarati e patrimonio effettivo. Il debito nei confronti dell’erario accumulato dall’uomo ammonta a oltre 12 milioni di euro.
OPERAZIONE “TRONO DI STRACCI”: SEQUESTRATI BENI PER OLTRE UN MILIONE A UN IMPRENDITORE SASSOLESE
Un evasore seriale residente a Sassuolo si è visto sequestrare beni per oltre un milione di euro dalla Guardia di Finanza nell'operazione "Trono di stracci". Il debito nei confronti dell’erario accumulato dall’uomo ammonta a oltre 12 milioni di euro