Nel video l’intervista a Mario Paternoster, Comandante Squadra Mobile Questura di Modena

Dall’esterno, appariva un semplice quadro decorativo. All’interno, invece, nascondeva un ingente quantitativo di cocaina, diretta verso Guiglia, nel modenese. È questo l’elemento che ha fatto scattare, nel settembre del 2020 all’Aeroporto di Bogotà, una fitta attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato di Modena che, proprio all’alba di questa mattina, ha dato esecuzione a 18 misure cautelari, di cui 10 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e i restanti obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e obblighi di dimora. I destinatari, di nazionalità italiana, albanese, tunisina, marocchina e cubana, sono tutti gravemente indiziati a vario titolo del delitto continuato di traffico e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso. Nell’ambito dell’intera attività investigativa sono state indagate ulteriori 22 persone, di cui 17 tratte in arresto, oltre al sequestro di 8 chili di droga tra cocaina, eroina, marijuana, funghi allucinogeni, LSD e DAB. Sostanze stupefacenti che venivano smerciate sul territorio provinciale, in particolare nelle principali piazze di spaccio di Modena città. Sotto sequestro anche una pistola, oggetto di furto, nonché munizioni di diverso calibro e 18mila euro in contanti. Le indagini, durate più di tre anni, non si sono ancora concluse.